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Mario Draghi prevede altre misure per la crescita. E le borse si rialzano

Parla il numero uno della Bce e i titoli tornano positivi. Sulla questione banche fa chiarezza: "Il questionario lʼabbiamo mandato anche ad altri istituti europei"

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Borse europee in picchiata da un paio di giorni, ma ecco che arriva il rimbalzo.

Piazze positive, titoli che volano. Mps fa il boom e arriva a toccare quota +44%. Ma cosa è successo? Sono sparite le incertezze sulle sulla solidità delle banche, sulla situazione geopolitica e sui rischi che contiene il ribasso clamoroso dei prezzi del petrolio? No. Ha parlato Mario Draghi, il numero uno della Bce, e ha detto semplicemente quello che gli investitori volevano sentirsi dire: tranquilli, ci penso io.

TASSI INVARIATI - Innanzitutto Draghi ha fatto sapere che durante il direttivo della Banca Centrale Europea è stato deciso all'unanimità che i tassi di interesse "resteranno fermi a livelli più bassi per un protratto periodo di tempo". E sono due le buone notizie che contiene questa frase: i tassi rimangono "bassi", ovvero ai minimi storici allo 0,05% e il direttivo ha preso la decisione all'"unanimità", alla faccia di chi millantava divisioni tra i banchieri della Bce. Due prime notizie positive che hanno iniziato a far risalire i titoli delle principali piazze europee.

UNA REVISIONE DELLA POLITICA MONETARIA - Draghi ha poi detto che "nel prossimo vertice di marzo verrà riesaminata la politica monetaria della Bce, alla luce di un'inflazione che resta più debole del previsto e a causa dell'abbassamento del prezzo del petrolio". La Bce è determinata a raggiungere il suo obiettivo di portare l'inflazione al 2% e per questo "non c'è limite all'estensione delle misure previste dal mandato". Tradotto: Draghi in pratica ha detto che da ora in poi diventa più reale la possibilità di estendere ulteriormente il Quantitative Easing. E questa è un'altra buona notizia che entusiasma gli investitori: una maggiore immissione di liquidità sul mercato reale non può che far bene.

NELLA DIREZIONE GIUSTA - "Non c'è la stessa situazione finanziaria che c'era prima della crisi, il settore bancario è più forte, stiamo andando nella giusta direzione". Il numero uno della Bce ha rassicurato i mercati parlando di stabilità e di "effetto positivo" prodotto dalle misure messe in campo. Ma ha anche sottolineato che per completare il percorso di crescita bisogna rispettare il patto di stabilità. Parole rassicuranti e decise, che sono piaciute ai mercati.

LA BUFERA ERA PARTITA DALLA BCE - In verità le borse, soprattutto quelle italiane, avevano iniziato a traballare quando era uscita allo scoperto l'intenzione della Banca Centrale Europea di effettuare dei controlli sui crediti deteriorati degli istituti bancari. Ma Draghi ha speso qualche parole anche su questo, smorzando i toni e facendo chiarezza: "Il questionario mandato all'Autorità di vigilanza è stato inviato a diverse banche dell'area euro, non solo italiane. Il sistema bancario italiano ed europeo è solido".

EFFETTO DRAGHI - Insomma quando parla Draghi tutto si rimette tutto a posto o quasi. Durante e dopo la conferenza stampa del presidente della Bce, le principali piazze europee hanno confermato un' andamento rialzista. Segno che all'Europa serve qualcuno che delinei una strada percorribile verso la crescita economica.