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Manovra, emendamento Pd: dal 2018 addio a monete 1-2 centesimi

Bocciate circa 900 richieste di modifica, arriva anche una nuova proposta di voucher

Manovra, emendamento Pd: dal 2018 addio a monete 1-2 centesimi - foto 1
-afp

A partire dal primo gennaio 2018 le monete da 1 e 2 centesimi potrebbero sparire.

Un emendamento del Pd alla manovra-bis ne propone l'eliminazione e il risparmio derivante dallo stop al conio è destinato al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato. "Con decreto del Mef, da adottarsi entro il primo settembre 2017, - si legge - si stabiliscono le modalità attraverso cui i pagamenti effettuati in contanti sono arrotondati nel periodo di sospensione".

Inammissibili circa 900 emendamenti - Stop a circa 900 emendamenti sulle 2.517 proposte presentate in commissione Bilancio della Camera al dl manovra. Gli emendamenti sono stati dichiarati inammissibili per estraneità di materia. "Tutte le misure che incidono sui saldi in maniera positiva sono state recuperate", ha riferito il presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia.

Emendamento Pd chiede rinvio estensione split payment - Rinviare l'estensione dello split payment dal primo luglio 2017 al primo gennaio 2018. E' quanto chiedono due emendamenti del Pd (primi firmatari Bruno Bossio e Gandolfi) alla manovra-bis. L'estensione dello split payment è una delle misure cardine della correzione dei conti pari a 3,4 miliardi prevista nel decreto, necessaria per portare il deficit di quest'anno al 2,2%. Nei 6 mesi di applicazione del meccanismo nel 2017, il governo punta ad incassare poco più di 1 miliardo di euro, cifra che salirà a 1,5 miliardi nel 2018.

Diversi emendamenti per il ritorno dei voucher - Provano a rientrare dalla manovrina i voucher per i lavoro accessorio soppressi dal governo. Diverse le proposte presentate da tutti i gruppi come emendamenti al testo in commissione Bilancio. Si va dagli 'chéques' ai 'carnet' acquistati online, alla card magnetica passando per il libretto elettronico del lavoratore. La maggior parte degli emendamenti individua fasce ben precise di lavoratori che possono svolgere prestazioni occasionali ben definite - e paletti di retribuzione che si puo' ricevere dal singolo committente e complessivamente, così come il tetto massimo di prestazioni che ogni datore può affidare ai lavoratori.