La confederazione chiarisce la questione

Lavoro marittimo, Confitarma: basta attaccare gli armatori

La confederazione è decisa a difendere l'immagine della categoria

29 Mar 2018 - 17:32
 © twitter

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Le notizie circolate nelle ultime settimane riguardo l'imbarco di marittimi comunitari ed extra-comunitari a bordo di navi battenti bandiera italiana sono "strumentali" e, secondo quanto ha dichiarato Confitarma, "travisano la reale situazione, denigrano gravemente e offendono l'intera categoria degli armatori italiani". Per questo, la confederezione è decisa a chiarire la situazione per tutelare l'immagine della categoria.

Dal 1998, con l'istituzione del Registro Internazionale, la flotta mercantile italiana è più che raddoppiata e con essa anche il numero dei marittimi imbarcati che, oggi, sono più di 60.000, in prevalenza italiani/comunitari. Attraverso questa flessibilità, il Registro Internazionale è un successo della politica marittima italiana perché crea occupazione.
Per quanto riguarda, invece, i marittimi extracomunitari, i contratti di lavoro applicati sono regolati a livello internazionale e riconosciuti dall'ordinamento italiano. Per questo, la confederazione italiana armatori è decisa a replicare a tutti gli attacchi diffamatori e, pur di tutelare l'immagine della categoria che rappresenta, è disposta a ricorrere a tutti gli strumenti. La confederazione è anche aperta ad un confronto diretto con tutte le forze politiche e con i media nazionali, con il fine di valorizzare il ruolo e il valore del settore marittimo italiano, illustrando i risultati degli ultimi 20 anni grazie alla Legge n.30 del 1998 ed evitando, così, ulteriori strumentalizzazioni.

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