L'Istat prevede un migliore andamento dell'attività economica nel 2016. Già le ultime rilevazioni avevano mostrato un mercato del lavoro più dinamico
Il mercato del lavoro è apparso negli ultimi tempi più dinamico, riflesso di una, seppur lenta, risalita economica che sta interessando il paese. Il tasso di disoccupazione è sceso all'11,4% nel mese di marzo mentre gli occupati sono 90 mila in più. L'andamento viene confermato anche dal trend relativo alle richieste di indennità di disoccupazione.
Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'Inps, infatti, nei primi tre mesi del 2016 le domande complessive di indennità di disoccupazione sono state 353.293, vale a dire un calo del 28,2% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Altro dato interessante è quello relativo ai posti vacanti. Il tasso di posti vacanti è un indicatore che fornisce un'ulteriore chiave di lettura rispetto alla vitalità del mercato del lavoro. Tasso di disoccupazione e tasso di occupazione rappresentano la porzione di offerta sulla forza lavoro, soddisfatta o meno. Al contrario il tasso di posti vacanti riguarda il lato della domanda, cioè le imprese.
Così nella definizione Istat: “I posti vacanti misurano le ricerche di personale che alla data di riferimento (l'ultimo giorno del trimestre) sono già iniziate e non ancora concluse. Sono, infatti, quei posti di lavoro retribuiti che siano nuovi o già esistenti, purché liberi o in procinto di diventarlo, per i quali il datore di lavoro cerchi attivamente un candidato adatto al di fuori dell'impresa interessata e sia disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo”.
Nel primo trimestre 2016 il tasso di posti vacanti è rimasto stabile allo 0,7% rispetto al trimestre precedente. Il tasso è stabile sia nell’industria sia nei servizi, rispettivamente allo 0,6% e allo 0,7% (percentuali comunque in lieve miglioramento rispetto al 2014).
La risalita della domanda interna (consumi e investimenti), che compensa il rallentamento del commercio estero, ha effetti positivi sui livelli occupazionali. Non a caso, pur mantenendosi il tasso di disoccupazione su valori stabili (11,3% in media d'anno), l'Istat nelle prospettive per l'economia italiana nel 2016 prevede l'occupazione, espressa in termini di unità di lavoro, in aumento (+0,8% rispetto al 2015), sostenuta dalla crescita dell'attività economica.