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Fca chiude 2018 con -10,41% di immatricolazioni: -1,10% a dicembre

Lʼintero comparto ha concluso lʼanno in flessione: -3,11%

Fca chiude 2018 con -10,41% di immatricolazioni: -1,10% a dicembre - foto 1
lapresse

Il gruppo Fca chiude il 2018 con un calo del 10,41% delle immatricolazioni di auto sul mercato italiano.

Nell'ambito dei dodici mesi si sono registrate 499.546 vendite contro le 557.607 del periodo gennaio-dicembre 2017. La flessione a dicembre di Fca è stata pari all'1,10%, con un totale di 31.648 consegne rispetto alle 32.001 del dicembre 2017.

Mecato dell'auto chiude in calo il 2018 - Il dato positivo dell'ultimo mese, quasi +2% di immatricolazioni rispetto al dicembre 2017, attenua il calo dell'intero anno del mercato dell'anno dell'auto in Italia, ma resta il segno negativo: -3,11%. Una frenata dopo anni di ripresa, ma a preoccupare sono soprattutto le incertezze legate al 2019. "Un'ombra cupa" dovuta alla "congiuntura economica e alla manovra del governo che ha introdotto il bonus-malus", è il timore di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, che ha già stimato una perdita di 100 mila unità nel saldo tra l'incremento nella vendita di auto ecologiche e la flessione di quelle penalizzate dal bonus-malus introdotto dall'ultima Legge di Bilancio. Il 2018 ha chiuso con un totale, nell'arco dei 12 mesi, ben lontano dai 2 milioni di immatricolazioni: 1.910.025 contro 1.971.345 del 2017.

I dati di Fca - Fca ha perso nell'intero anno il 10,41% (a dicembre la flessione è stata dell'1,10%), ma la quota di mercato del gruppo ha chiuso al 26,2% con crescita costante negli ultimi tre mesi e 6 vetture nella top teen dell'anno: Jeep Renegade, Fiat Panda, 500X, 500, Tipo, Lancia Ypsilon. "In un mercato fortemente influenzato negli ultimi mesi dalle nuove normative sulle emissioni", è l'analisi di Pietro Gorlier, ceo per la Regione Emea, "Fca ha dimostrato la sua solidità, concentrandosi sulla crescita organica e sull'ottimizzazione dei canali di vendita, come vendite ai privati, flotte e noleggio a lungo termine. E' stato un anno eccezionale per Jeep (+70,75% di vendite) e molto positivo anche per le city car Fiat". Peraltro, il marchio Fiat nel suo insieme ha perso il 19.65%, passando dalle 402.430 immatricolazioni del 2017 alle 323.342 dell'ultimo anno.

In calo anche le altre case automobilistiche - Con il segno negativo, Lancia (-19,5%), Nissan (-12-94%) Honda (-10,29%), Land Rover (-7,07%), Mercedes (-7,05%), Hyundai (-9,31%), Audi (-6.45%), Renault (-6.40), Bmw (-6.2%), Maserati (-5-35%) Alfa Romeo (-4.9%), Porsche (-3,68%). In crescita, invece, le immatricolazioni di Seat (+13,82%) Volkswagen (+12,35%), Skoda (+9,72%) Citroen (+5,72%), Dacia (+6,19%), Suzuki (+5,94%), Toyota (+2,87%). I dati nelle vendite del 2018 evidenziano la crescita nell'immatricolazione di auto a benzina (+8%), ibride (+30,5%) ed elettriche (+147%, quasi 5.000 consegne), il calo delle vetture diesel (-12%, quota di mercato scesa al 45.9% nel mese di dicembre) e a Gpl (-3.5%) mentre i veicoli a metano hanno fatto registrare una crescita del 14% complessiva ma una flessione superiore al 50% a dicembre.

"Il 2019 non sarà un anno migliore di quello passato" - Difficile fare previsioni per il 2019", commenta Paolo Scudieri, presidente di Anfia, "ma il bonus-malus non colpirà solo le auto di lusso e di grossa cilindrata, ma anche moltissimi modelli ampiamente diffusi sul mercato. E le preoccupazioni derivano anche dall'incertezza economica e dal contesto produttivo piuttosto critico: l'indice di produzione dell'industria automotive risulta in calo dallo scorso luglio e gli ordinativi da agosto". Anche le previsioni di Unrae non sono ottimistiche: "Il 2019", sostiene Michele Crisci, presidente dell'associazione delle case automobilistiche estere, "dovrebbe attestarsi su un volume di auto vendute più basso, sia per la tassazione aggiuntiva, sia per una tendenza al rallentamento che si era già fatta vedere negli ultimi mesi del 2018, non solo nelle immatricolazioni ma anche nelle acquisizioni di nuovi contratti"