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Eurotower: "Tassi fissi a zero e stop Qe" Draghi: "Danni da parole governo Conte"

LʼEurotower conferma le attese dopo la riunione del Consiglio direttivo a Francoforte. Draghi: "La crescita dellʼeurozona anche se ha rallentato è solida". Poi lʼallerta: "Aumentano però le incertezze"

Eurotower:
ansa

Sulla politica monetaria dell'area euro tutto confermato come da attese.

La Bce ha mantenuto il principale tasso di interesse a zero, annunciando che rimarrà stabile fino all'estate 2019. L'Eurotower ha inoltre confermato lo stop al Quantitative easing, indicando dicembre come ultimo mese di acquisti di titoli di Stato, a patto che i dati confermino le prospettive per l'inflazione (che si dovrebbe attestare intorno all'1,7% fino al 2020).

Francoforte ha anche mantenuto allo 0,25 per cento il tasso sulle operazioni marginali e al -0,40 per cento il tasso sui depositi custoditi delle banche commerciali. E ha ribadito di continuare ad attendersi di tenersi su livelli pari a quelli attuali "almeno nell'orizzonte dell'estate del 2019 e in ogni caso finché ciò sarà necessario".

Mario Draghi: "Crescita eurozona solida anche se ha rallentato" - Nella conferenza al termine della riunione di politica monetaria, il presidente dell'Eurotower ha spiegato che "nonostante qualche moderazione dopo la forte performance di crescita del 2017" gli indicatori economici confermano che "è ancora in corso una solida e diffusa ripresa dell'eurozona". Il Pil dell'eurozona, ha precisato Draghi, "è cresciuto dello 0,4% nel secondo trimestre e nel primo".

"Aumentano le incertezze, ma obiettivo continuerà anche dopo Qe" - Per sostenere l'inflazione sono ancora necessarie misure di stimolo per via dei rischi legati al protezionismo e alle turbolenze sui mercati emergenti, ha sottolineanto Draghi assicurando comunque di prevedere che il rialzo dell'inflazione verso l'obiettivo vicino al 2% continuerà anche dopo la fine del Qe.

"Il nostro mandato è la stabilità dei prezzi e il Quantitative easing è uno degli strumenti con cui lo perseguiamo", ha detto in risposta a una domanda sui timori in Italia che la fine del Qe equivalga a lasciare il Paese a se stesso. "Nel merito, il mandato della Bce non è assicurare che i deficit dei governi siano finanziati in qualsiasi condizione", ha poi aggiunto.

"Le parole hanno creato danni, ora attendiamo i fatti" - Alle molte domande sulla situazione italiana, il presidente dell'Eurotower ha risposto: "Le parole di esponenti del governo italiano sono cambiate molte volte e in alcuni casi hanno provocato qualche danno, con un aumenti dei tassi per imprese e famiglie. Ora aspettiamo i fatti, cioè la presentazione della legge di bilancio e il successivo esame in Parlamento. Per ora ci atteniamo alle parole del primo ministro, del ministro dell'Economia e del ministro degli Esteri, i quali hanno detto che l'italia rispetterà le regole di bilancio europee".