L'obiettivo del Piano casa è calmierare i prezzi delle abitazioni, soprattutto nelle grandi città. E la Federazione nazionale proprietà edilizia ha un suggerimento per il governo
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È emergenza casa in Italia. Per questo, il ministero delle Infrastrutture è da tempo impegnato nell'elaborazione del Piano casa e per redigere le Linee guida sulla riforma del Testo unico dell’edilizia. Così, il ministro e vicepremier Matteo Salvini ha convocato il quinto incontro con le associazioni di categoria, al termine del quale è Federproprietà a offrire una ipotesi per la soluzione del problema dei prezzi eccessivi, soprattutto nelle grandi città.
"Abbiamo una risorsa immensa, inutilizzata, che potrebbe risolvere l’emergenza abitativa senza gravare sulla spesa pubblica. Ma la politica continua a ignorarla", denuncia Giovanni Bardanzellu, presidente della Federazione nazionale della proprietà edilizia, che dal 2006 rappresenta e tutela circa 400 mila soci tra privati, società, consorzi e condomini. Secondo Bardanzellu, basterebbe impegnarsi per la "valorizzazione del patrimonio immobiliare dei piccoli e medi proprietari, che in Italia rappresenta oltre 9 milioni di unità abitative oggi non presenti sul mercato locativo, spesso per timori legati alla mancanza di tutele e certezze giuridiche. Servono incentivi reali per i proprietari e sostegni mirati per gli inquilini. Solo così potremo liberare milioni di alloggi oggi chiusi per sfiducia, paura o abbandono. È ora che la politica ascolti chi rappresenta la proprietà privata diffusa".
Federproprietà ha poi sottolineato che qualsiasi riforma del settore edilizio sarà inefficace se continuerà a trascurare il coinvolgimento attivo della proprietà privata, che potrebbe rappresentare una risposta concreta e immediata per famiglie, giovani e categorie fragili in cerca di una casa. E anche Giorgio Spaziani, presidente di Confedilizia, la pensa allo stesso modo: "Abbiamo evidenziato l'importanza di un Piano Casa che valorizzi e metta in condizione di essere utilizzato l'ingente patrimonio immobiliare esistente, troppo spesso mal gestito quando non abbandonato".