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Inflazione: in gennaio sale al 2,2%

Casa ed elettricità i settori "caldi"

22 Feb 2006 - 11:02

L'inflazione in gennaio è salita al 2,2% dopo il 2% di dicembre. La conferma dei dati preliminari sull'andamento dei prezzi all'inizio del nuovo anno è arrivata dall'Istat, che ha indicato un aumento del costo della vita su base mensile dello 0,2%. I settori più "caldi" sono stati quelli legati all'abitazione, all'acqua, all'elettricità e ai combustibili. Variazioni negative invece per servizi sanitari e spese per la salute.

Per la precisione il capitolo abitazione e acqua a gennaio ha segnato un incremento dello 0,9%, quello dell'elettricità e dei combustibili del 5,8%. Rispetto a dicembre 2005 il settore legato a ricreazione, spettacoli e cultura ha segnato una crescita dello 0,7%, quello dei servizi ricettivi e di ristorazione dello 0,5% e quello delle bevande alcoliche e tabacchi dello 0,4%. L'Istat ha visto invece variazioni al ribasso nei servizi sanitari e nelle spese per la salute (meno 0,8%) e nei trasporti (meno 0,2%). Rispetto a gennaio 2005 i settori che hanno registrato gli aumenti maggiori sono stati anche quello dei trasporti (più 4%), delle bevande alcoliche e tabacchi (più 3%) e dell'istruzione (più 2,9%). In calo, invece, il capitolo comunicazioni (meno 3,7%).

E' stata Torino la città in cui l'Istat ha rilevato l'aumento tendenziale dei prezzi al consumo più elevato (più 2,9%) seguita da Aosta e Ancona (più 2,7% per entrambe), Perugia, Campobasso e Cagliari (più 2,5%) e Trieste (più 2,4%). Gli aumenti tendenziali più contenuti hanno riguardato Bari (più 1,3%), Milano e Firenze (più 1,9%), Genova, L'Aquila e Palermo (più 2%).

Anche per quanto i prezzi al consumo nei Paesi dell'Unione europea, a gennaio l'aumento tendenziale e congiunturale più significativo ha riguardato abitazione, acqua, elettricità e combustibili (rispettivamente più 5,7% e meno 0,9%); variazione nulla rispetto a dicembre per le comunicazioni, che invece su base tendenziale hanno segnato una flessione del 3,3%; il settore abbigliamento e calzature ha registrato su base tendenziale una discesa del 9,1% e su base congiunturale una crescita dell'1,1%.

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