Maxi-aumento pari a 123 milioni con l'adeguamento della classificazione di 175mila immobili del centro storico, del Parioli e di Trastevere
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Maxi-aumento da 123 milioni di euro per le rendite catastali nelle aree di pregio di Roma. L'Agenzia delle Entrate ha adeguato la classificazione di 175mila immobili di 14 micro zone: dal centro storico ai Parioli, da Trastevere alle Ville dell'Appia. Tra gli effetti c'è la scomparsa degli immobili accatastati come "ultrapopolari" (A/5).
Verificati più di 224mila immobili - L'operazione è la diciassettesima realizzata in Italia (su 370 comuni con i requisiti per realizzare modifiche) che adegua, in base ad una legge approvata nel 2004, il "classamento" degli immobili di intere micro zone. Ma è certo la più estesa dopo quella che a Milano ha riguardato quattro micro zone per un totale di 30mila immobili. L'intervento parte dall'indagine svolta dall'Agenzia del Territorio, ora incorporata nelle Entrate, che su input di una delibera del 2010 dell'Assemblea capitolina ha verificato più di 224mila immobili ubicati in 17 zone "anomale".
Tutte le aree interessate - Le aree interessate sono quelle che con il passare del tempo hanno acquistato valore, in particolare: Centro Storico, Aventino, Trastevere, Borgo, Prati, Flaminio 1, XX Settembre, Monti, San Saba, Testaccio, Gianicolo, Delle Vittorie-Trionfale, Flaminio 2, Parioli, Salario Trieste, Esquilino e Ville dell'Appia.
Spariscono gli immobili ultrapopolari - "Una delle conseguenze più evidenti - spiega l'Agenzia delle Entrate - è la sostanziale scomparsa di alcune vecchie categorie non più attuali, come ad esempio quella ultrapopolare (A/5), e la forte riduzione delle abitazioni di tipo popolare (A/4) ed economico (A/3), che erano ancora presenti in diverse zone del Centro".