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Banche: rallenta ancora la raccolta

Finanziamenti, bene solo i mutui casa

16 Giu 2004 - 13:56

Continua la crisi del sistema banche e del suo rapporto con i risparmiatori italiani. A maggio, secondo l'Abi, rallenta infatti la crescita di impieghi e raccolta fondi. Lo studio che comunica gli ultimi dati al riguardo, firmato dall'associazione bancaria italiana, è quello sull'evoluzione dei mercati finanziari e creditizi: tra i finanziamenti concessi l'unica componente che tira è quella a medio e lungo termine, in particolare i mutui casa.

Nel marzo scorso è però migliorata la situazione delle sofferenze bancarie, tornate sotto la soglia dei 20 miliardi di euro.

Nel mese scorso la raccolta delle banche italiane, vale a dire i depositi a risparmio, i conti correnti, i certificati di deposito e le obbligazioni, ha registrato una crescita tendenziale del 7,22% a 967,2 miliardi di euro contro la crescita del 7,76% di aprile e quella del 6,77% a maggio 2003.

TASSI DI INTERESSE ALLE FAMIGLIE SOSTANZIALMENTE STABILI

Il tasso sui depositi applicato alle famiglie e società non finanziarie è stato dello 0,87% contro lo 0,86% di aprile e l'1,15% di maggio 2003. Stabile il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine applicate alle famiglie e alle società non finanziarie), fermo a maggio 2004 all'1,78% (lo stesso rendimento di aprile).

PRESTITI BANCARI: TENGONO SOLO I MUTUI CASA GRAZIE AI BASSI TASSI DI INTERESSE

Sul fronte degli impieghi, quelli complessivi del totale delle banche hanno segnato un tasso di crescita tendenziale a maggio del 5,64% contro il 5,80% di aprile e il 5,67% di maggio di un anno fa. L'ammontare degli impieghi del sistema bancario è stato pari a 1040,6 miliardi di euro con un flusso netto di nuovi finanziamenti per circa 51 miliardi di euro rispetto a maggio 2003.

"La dinamica degli impieghi" sottolinea l'Abi nel suo rapporto "è sostenuta esclusivamente dalla componente a più lunga scadenza rispetto a quella a breve termine: secondo le prime stime, infatti, a maggio 2004 la variazione percentuale dei prestiti bancari mostra un più 13,39% per il segmento a medio e lungo termine e un meno 3,66% per quello a breve. A spiegare il buon andamento dei mutui è anche l'ulteriore limatura del tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, sceso a maggio dal 4,20% al 3,71%. Il tasso medio ponderato sul totale dei finanziamenti a famiglie e società non finanziarie, inoltre, è sceso di 3 punti base al 4,85%".

Alla fine del primo trimestre le sofferenze al netto delle svalutazioni sono state pari a 19mila 591 milioni si euro, 1.255 milioni in meno rispetto a febbraio 2004 e 228 milioni in più rispetto a marzo 2003 con una variazione tendenziale pari al più 1,18% se si confronta con il più 8,01 di febbraio. Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali ha continuato a scendere passando dall'1,99% di febbraio all'attuale 1,86%.

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