Al via la black list tra gli operatori
Niente più chiamate dai cellulari rubati. Grazie al memorandum firmato dagli operatori mobili italiani -Tim, Vodafone Omnitel, Wind, H3G, Ipse 2000 da oggi effettuare chiamate da cellulari smarriti o rubati sarà quasi impossibile o comunque molto più difficile. Le aziende di telefonia, infatti, riuniti nella sede dellAutorità per le garanzie nelle comunicazioni, hanno raggiunto una intesa sulloperatività della cosiddetta black list dei codici Imei dei telefonini rubati o smarriti, attraverso il collegamento al database unico, gestito a livello internazionale dalla GSM Association.
L'Imei è una serie numerica che contraddistingue ogni terminale mobile. Esso viene inviato in automatico al server delloperatore ogni qual volta viene inoltrata una chiamata. Linclusione nel database comune tra i vari gestori consentirà agli operatori mobili di inibire la comunicazione ai terminali rubati o smarriti, in modo tale che non possano essere utilizzati da altre persone.
Ora gli operatori di telefonia si attiveranno per avviare un tavolo tecnico con la collaborazione dell'Agcom ed i ministeri interessati, al fine di individuare le specifiche tecniche condivise per la concreta realizzazione del progetto.
Il database con la black list dei codici Imei, però, non è una innovazione italiana. Ma un esperimento avviato in Inghilterra nel novembre del 2002 e che ha già riscosso un notevole successo. In pochi mesi sono stati bloccati ben 440 mila numeri IMEI di altrettanti cellulari. E, nel frattempo la polizia ha proceduto all'arresto delle prime persone scoperte a falsificare e cambiare il numero IMEI di cellulari rubati. La riprogrammazione di un telefonino, sebbene sia possibile (sulla Rete ci sono decine i software che permettono di variare il codice Imei di un cellulare e di conseguenza di utilizzarlo anche una volta rubato) in Inghilterra è punita con una multa salatissima e fino a cinque anni di prigione.
In Italia non ci sono queste pene così severe, pertanto le associazioni dei consumatori stanno chiedendo a gran voce che il codice seriale venga salvato direttamente sulla ROM dei telefonini, il che lo renderebbe invariabile, ma i costruttori, per ora, non hanno in previsione una scelta del genere.