Crisi, il premier replica: il nostro alto debito non può incidere sugli altri Paesi Ue
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L'Italia non contagia nessuno: così il premier Mario Monti replica al commissario Ue agli affari economici e monetari europei, Olli Rehn. Nel rapporto del commissario si leggeva infatti che "potenziali contagi economici e finanziari del resto dell'area euro restano consistenti nel caso in cui dovessero di nuovo intensificarsi le turbolenze dei mercati finanziari rispetto al debito sovrano italiano".
L'alto debito pubblico italiano non è un fattore di contagio per altri Stati europei, ha ribadito il presidente del Consiglio replicando alle analisi della Commissione europea sugli squilibri macroeconomici italiani, secondo quanto conferma una portavoce.
"In questo momento, l'Italia non sta contagiando nessuno", ha dichiarato dopo che l'allarme sugli squilibri macroeconomici secondo cui "il debito elevato resta un grave problema dell'Italia" che la rende vulnerabile. La Ue ritiene che il rischio ci sarebbe "se si dovesse intensificare nuovamente la pressione sul debito".
Aggiornando il quadro di finanza pubblica, il ministero dell'Economia stima che il debito salirà nel 2013 al 130,4% del Pil dal 127% del 2012.