MESSI MALE

Crisi, Ue: "Per Italia ripresa tiepida nel 2013-14"

Peggiorano le previsioni sul deficit: picco del 127,6% sul Pil nel 2013, la crescita torna solo nel 2014

07 Nov 2012 - 13:56
 ©  Afp

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Dopo la "profonda recessione" del 2012, secondo le previsioni dell'Ue l'Italia vedrà una "ripresa tiepida" nel 2013-2014 a causa di "incertezza e condizioni creditizie difficili". Netto peggioramento delle previsioni anche sul debito italiano: quest'anno schizza al 126,5%, nel 2013 aumenterà ancora al 127,6% e ricomincerà a scendere lentamente nel 2014 tornando al 126,5%.

Netto calo domanda e incertezza sui mercati finanziari
Un netto calo della domanda domestica, specialmente per quanto riguarda gli investimenti, il permanere di un'"elevata incertezza" sui mercati finanziari, il protrarsi della crisi del debito sovrano nell'Eurozona con il sostegno finanziario ai Paesi da "salvare" che ha aumentato la pressione sui tassi di interesse hanno determinato la "profonda recessione" di quest'anno secondo le previsioni economiche dell'autunno. In maggio, la Commissione aveva previsto che il Pil sarebbe aumentato dello 0,4% già nel 2013.

Slitta al 2014 il ritorno a crescita
Il ritorno alla crescita per l'Italia slitta quindi, secondo le stime di Bruxelles, al 2014: la Commissione Ue ha rivisto al ribasso le sue "previsioni economiche" stimando che il Pil tornerà al segno positivo solo nel 2014 (+0,8%) mentre per il 2013 l'economia italiana si dovrà accontentare di un calo inferiore, -0,5% rispetto a -2,3% nel 2012.

Pil negativo per 8 Paesi Eurozona
L'Italia è in buona compagnia nella mancata crescita: nel 2012 otto dei 17 Paesi dell'Eurozona nel 2012 registrano un Pil negativo. La Grecia ha il record (-6%), seguita da Portogallo(-3%), (-2,3%), Italia, Cipro e Slovenia, Spagna (-1,4%), Olanda (-0,3%) e Belgio (-0,2%). I Paesi dell'Rurozona che crescono di più sono, invece, la Slovacchia (+2,6%), e l'Estonia (+2,5%), seguite da Malta (+1%), e Germania (+0,8% contro il 3% dello scorso anno). Stessa percentuale anche per l'Austria, che precede Irlanda e Lussemburgo (+0,4%), Francia (+0,2%) e Finlandia (+0,1%).

In Italia ed Eurozona crescono i disoccupati
Col proseguire della recessione aumenteranno anche i disoccupati dell'Eurozona che nel 2013 sfioreranno il 12% (all'11,8%). Stesso trend per l'Italia con 11,5% di senzalavoro nel 2013 e 11,8% nel 2014. Una tendenza che nel nostro Paese continua ad essere trainata principalmente dall'espansione della forza lavoro, in aumento gà dalla metà del 2011. "Da un lato - spiega la Commissione - più persone, soprattutto donne e giovani, sono costrette a cercare lavoro per il calo dei redditi disponibili delle famiglie. Dall'altro, la riforma delle pensioni recentemente adottata spinge i lavoratori più anziani a rimanere nel mercato del lavoro".

Prosegue il consolidamento di bilancio dell'Italia
Il rapporto di previsione segnala inoltre che il consolidamento del bilancio continua anche nel 2013 nonostante la forte caduta dell'attività economica. Nei calcoli della Commissione tuttavia non sono incluse le stime di entrate da privatizzazioni (piano 2013-20915).

Pareggio strutturale Italia nel 2013
L'esecutivo europeo conferma che l'Italia otterrà il pareggio di bilancio strutturale nel 2013 (-0,4%), mentre per il 2014, a politiche invariate, non dovrebbe più mantenerlo e farebbe registrare un deficit dello 0,8%.

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