La rata andrà pagata il 17 dicembre nonostante l'allarme lanciato dai Caf. Ai comuni: deliberate
© LaPresse
"Le scadenze sono quelle previste e restano quelle". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse possibile una posticipazione della scadenza dell'Imu, fissata al 17 dicembre, dopo l'allarme lanciato dai Caf. "Spero - ha aggiunto - che i comuni che non hanno deliberato lo facciano presto ma non è possibile spostare la scadenza, altrimenti si mettono a rischio gli obiettivi di deficit".
Il ministro aggiunge poi che quello in cui ci troviamo "è un momento difficilissimo sia per la situazione economico-finanziaria sia per i rapporti istituzionali e di governo, che vivono un'importante fase di transizione". In questa situazione, sottolinea Grilli, è necessario recuperare "quel senso di unità che ultimamente si è perso".
"Si è pensato che i territori potessero andare avanti da soli - ha aggiunto - e i cittadini potessero andare avanti senza il loro Stato". E, a margine dell'inaugurazione dell'ufficio dell'Agenzia delle Entrate dell'Aquila, dice che nel capoluogo abruzzese si assiste "a una doppia ricostruzione, quella della città e quella di un rapporto serio, civile, di collaborazione tra cittadini, Stato e territorio senza la quale - ribadisce - un Paese difficile come l'Italia non può andare avanti".
E ancora una volta, Grilli conferma la bontà della politica seguita fin qui dal governo Monti. "Riteniamo - spiega infatti - la nostra politica economica giusta e l'unica possibile da fare per il nostro Paese, considerate le fragilità e le incertezze dell'economia e dei mercati".