La discesa dei rendimenti dei titoli non aiuta i mercati. Milano archivia un anno da incubo
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L'asta dei titoli di Stato, con rendimenti dimezzati per i Bot e in forte calo per i Ctz, sembrava aver dato coraggio ai mercati, tanto che la giornata era cominciata bene per tutte le Borse europee, in particolare per Milano, e lo spread Btp-Bund era sceso sotto i 500 punti. Ma con le contrattazioni a Wall Street è tornato il pessimismo, lo spread è risalito fino a 510 e Piazza Affari ha chiuso in rosso.
Insomma, il buon andamento delle aste di Bot e Ctz non è bastato a tranquillizzare i mercati europei, che hanno chiuso tutti in negativo. A Milano, il Ftse Mib ha ceduto lo 0,85% a 14.796 punti, il Ftse All Sharre lo 0,75% a 15.557, con nuove vendite sul settore bancario a causa dello spread fra Btp e Bund risalito sopra quota 500 punti base. In controtendenza Lottomatica (+2,11%) grazie al continuo miglioramento del mercato dei giochi. Quanto al differenziale di rendimento tra Italia e Germania sulla scadenza decennale, dopo aver aperto a 505 ed essere sceso fino a 481, ha iniziato la risalita ed è arrivato fino a 510 punti base. Su anche il rendimento sulla scadenza decennale, arrivato al 7%.
Monti esprime la sua soddisfazione
Soddisfazione per l'andamento dell'asta dei Bot sarebbe stata espressa - secondo quanto si appreso - dal governo e dal presidente del Consiglio Mario Monti. Stamattina il ministero dell'Economia ha collocato 9 miliardi di Bot semestrali e, per la buona domanda, il tasso di interesse si è attestato al 3,251, con un dimezzamento rispetto all'ultima asta, quando il Tesoro aveva dovuto pagare un rendimento del 6,504%.
Le aste mattutine erano andate bene
A poco è valso dunque il buon risultato delle aste. Il Tesoro aveva collocato Ctz scadenza 2013 riuscendo a strappare un netto calo dei rendimenti al 4,853% dal 7,814% di fine novembre. Per quanto riguarda i Bot a 6 mesi, erano stati assegnati tutti i nove miliardi di titoli messi in asta registrando, oltre al netto ribasso dei tassi al 3,251%, una buona domanda: il rapporto Bid-to-cover è infatti salito a 1,7 da 1,4 del collocamento di novembre.
L'alta domanda sui titoli di Stato italiani aveva determinato il netto calo dei rendimenti, addirittura dimezzato per i Bot semestrali, scesi intorno al 3% dopo il 6,504% dell'asta di fine novembre. Tutto questo sembrava aver allentato la tensione sullo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi, sceso fino a 482 punti. Ma nel primo pomeriggio il differenziale è di nuovo schizzato sopra i 500 punti (clicca qui per l'andamento in diretta).
Borse nervose: dopo il rialzo, di nuovo le vendite
Il risultato della vendita dei titoli sembrava aver fatto bene anche a Piazza Affari, che ha vissuto buona parte della giornata nel segno del rialzo, guadagnandosi la maglia rosa tra le europee. Ma l'apertura cauta di Wall Street, subito passata in ribasso, ha trascinato in negativo anche i mercati del Vecchio Continente.
Un 2011 terrificante per la Borsa di Milano: -25%
Piazza Affari si appresta inoltre a chiudere il 2011 con un bilancio negativo per il secondo anno consecutivo. Il Ftse Mib, stando ai dati comunicati da Borsa Italiana sulla chiusura del 23 dicembre scorso, ha registrato da inizio anno una flessione del 25,28% dopo il -12% del 2010, il Ftse All Share con un -24,48% (-10,3% il 2010). L'anno più nero dall'inizio della crisi è stato il 2008 con -48% l'allora S&P Mib. La capitalizzazione complessiva di Borsa scivola così al 20,7% del Prodotto interno lordo, riportando una significativa contrazione rispetto a un anno fa quando il rapporto 27,6%. Gli scambi giornalieri hanno raggiunto una media di 2,8 miliardi di euro e di 270.156 contratti. Nel complesso da inizio anno i contratti sono stati 68,1 milioni per un controvalore da 706,7 miliardi.