Queste alcune delle principali misure anti-crisi contenute nel documento. Il piano sviluppo sarà presentato entro il 15 novembre
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Nella lettera contenente le misure anticrisi per ridurre il debito che il governo italiano ha consegnato alla Commissione europea si prevede una vera e propria riforma del lavoro con licenziamenti per motivi economici. Tra gli altri punti anche l'età pensionabile a 67 anni per donne e uomini da raggiungere nel 2026. L'esecutivo Berlusconi prevede poi di recuperare 5 miliardi l'anno dal piano di dismissioni del patrimonio pubblico.
Questi alcuni dei punti contenuti nella lettera d'intenti per migliorare la situazione italiana redatta dal premier Silvio Berlusconi come richiesto dall'esecutivo europeo in vista del vertice decisivo sulla crisi del debito. Prima del vertice il presidente del Consiglio ha incontrato, per circa un quarto d'ora, Barroso e Van Rompuy.
Licenziati tutelati dallo Stato
I dipendenti che concluderanno i contratti di lavoro troveranno nello Stato la garanzia, attraverso la cassa integrazione, di avere il tempo, remunerati, di trovarsi un nuovo lavoro".
Piano crescita entro il 15 novembre
Roma si impegna con Bruxelles a presentare il piano crescita per l'Italia entro il 15 novembre.
Licenziamenti per motivi economici
In arrivo una riforma del lavoro che prevede il ricorsi ai licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato.
Tutti in pensione a 67 anni
Dal 2026 uomini e donne dovranno andare in pensione a 67 anni.
Pensioni, rivisti requisiti per l'accesso
I requisiti per l'accesso alla pensione di anzianità sono già stati rivisti. Aumenteranno fino ad arrivare a regime dal 2013.
Cinque miliardi l'anno recuperati da dismissioni del patrimonio pubblico
Arriverà entro il 30 novembre il piano di dismissione del patrimonio pubblico. Sono previsti 5 miliardi di introiti l'anno per tre anni.
Stretta su contratti parasubordinati
Nella bozza della lettera inviata alla commissione Ue sono previste condizioni più stringenti per contratti parasubordinati.
Lavoro per giovani e donne
Il governo mette in campo interventi a favore dell'occupazione giovanile e femminile. Nella bozza è prevista la promozione dei contratti di apprendistato e di contratti di inserimento delle donne.
Arriva una Commissione per abbattere il debito
Entro la fine dell'anno il governo creerà una Commissione per abbattere il debito pubblico cui affiderà l'elaborazione di un piano che preveda anche le dismissioni.
Più poteri all'Antitrust
Entro il primo trimestre del 2012 saranno rafforzati gli strumenti dell'Antitrust per favorire la concorrenza e soprattutto per evitare contrasti con la legislazione a livello locale.
Zone sperimentali a "burocrazia zero"
Il governo incentiva la costituzione di "zone a burocrazia zero" in tutto il territorio nazionale in via sperimentale per tutto il 2013, anche creando uffici locali dei governi come autorità uniche amministrative. Il governo vuole anche semplificare la costituzione del bilancio delle S.r.l.
Liberalizzazioni, entro marzo orari liberi nei negozi
Entro il 1° marzo 2012 saranno liberalizzati su tutto il territorio nazionale gli orari dei negozi e in particolare nei distributori di carburante e della vendita di Rcauto.
Entro fine gennaio 2012 via libera a delega fiscale
Il provvedimento di iniziativa governativa è già all'esame del Parlamento e sarà approvato, entro il 31 gennaio 2012.
Nella P.A. arriva la mobilità
La mobilità del personale nella Pubblica amministrazione sarà obbligatoria. Il governo potrà ricorrere alla Cassa integrazione con conseguente riduzione del salario e del personale.
Se conti peggiorano pronti a intervenire
Il governo controllerà costantemente l'andamento dei conti pubblici e sarà pronto a intervenire in caso di peggioramento dei conti.
Obiettivo pareggio di bilancio a giugno 2012
Il disegno di legge di riforma della Costituzione in materia di pareggio di bilancio è già all'esame della Camera dei Deputati. L'obiettivo è quello di una sua definitiva approvazione entro la metà del 2012.
Aggredire dualismo Nord-Sud
Il documento parla di "aggredire con decisione il dualismo Nord-Sud" utilizzando pienamente i fondi strutturali Ue anche tramite il programma "Eurosud".