i timori di confindustria

Marcegaglia: l'Europa è sull'orlo del baratroDl Sviluppo, "si faccia in fretta: tempo scaduto"

Industriali sempre più preoccupati. E la leader di Viale dell'Astronomia sprona il governo italiano

21 Ott 2011 - 15:08
 © LaPresse

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Gli industriali italiani e tedeschi manderanno ai rispettivi governi ed alla Commissione Ue "un documento comune per chiedere con forza che vengano prese decisioni serie e concrete". Questo l'annuncio di Emma Marcegaglia, che ha parlato di "orlo del baratro". Gli industriali sono "molto preoccupati che dal vertice europeo non esca nulla e che le conseguenze sui mercati finanziari e sull'industria possano essere molto pesanti", ha aggiunto.

La presidente degli industriali interviene poi sul problema della legge sullo Sviluppo, sulla quale "abbiamo chiestoal governo di fare in fretta, perché il tempo è scaduto, lasituazione si fa ogni giorno più pesante, giusto il richiamo". E ancora: "Abbiamo bisogno di cose più profonde" di quanto finqui emerso: "Ancora non ci sono".

"Sviluppo, non si vada oltre la prossima settimana"
"Al momentoabbiamo alcune indiscrezioni sul decreto Sviluppo: ancoranon è pronto, forse lo sarà la prossima settimana, speriamonon oltre", dice poi la Marcegaglia spronando l'esecutivo al riguardo. "A oggi si ha la sensazioneche non si stia parlando delle grandi riforme di cui ilPaese ha bisogno - continua -. Si parla di semplificazioni, coseimportanti, ma noi abbiamo bisogno di cose diverse, diriforme profonde che a oggi non ci sono". Le misure attualinon sono "sufficienti a dare la discontinuità di cui ilPaese ha bisogno".

"Per un giudizio dobbiamoaspettare il disegno definitivo che dovrebbe essere pronto laprossima settimana, speriamo non oltre", dice la leader degliindustriali dell'attesa per il dl Sviluppo. E sull'ipotesi di unconcordato fiscale dice: "Sono contraria a ogni forma dicondono".

A Bolzano, dove si è chiuso intanto il primo business forumdelle "Confindustrie" italiana e tedesca, Emma Marcegagliaspinge ancora il governo a fare di più rispetto a fino a quantoora emerso sulle misure allo studio. "La sensazione oggi - dice- è che non stiamo parlando delle riforme profonde di cuiabbiamo bisogno". Tra le ipotesi circolate "ci sono coseimportanti" ma "noi abbiamo bisogno di più cose: una riformafiscale che abbassi le tasse su lavoratori e imprese e per farlosiamo disponibili da una patrimoniale, poi liberalizzazionivere, un piano di vendita dei beni pubblici, investimenti suenergie e rinnovabili. Abbiamo bisogno di cose più profonde, e per quello che vediamo oggi non ci sono: servono per dare unsegnale di discontinuità che è oggi essenziale per ilPaese".

Sfiducia sull'Italia, sorvegliata speciale
"C'è un problema di sfiduciaverso l'Italia, di poca credibilità", dice la presidente diConfindustria, Emma Marcegaglia, commentando le indicazionidelle agenzie di rating. In Europa siamo "sorvegliatispeciali": servono "riforme profonde", servono "le mossegiuste per non essere commissariati".

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