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ArcelorMittal, i commissari: "Il governo entra se si decarbonizza"

Si lavora per arrivare a unʼintesa entro fine mese. Lo Stato accetta di entrare nella compagine di Ami se lʼazienda manterrà i livelli occupazionali. E lo stabilimento di Taranto "dovrà produrre valore"

Il governo è disponibile a entrare nel capitale e ad accogliere alcune istanze di ArcelorMittal Italia a costo che Ami accetti la transizione verso la decarbonizzazione nel quadro di new deal voluto dall'Europa". Lo ha detto il commissario straordinario dell'ex Ilva, Alessandro De Novi, sottolineando che per i commissari "è valido l'accordo del 2018".

"I punti principali dell'accordo" sui quali si sta lavorando per arrivare a un'intesa "entro fine mese" prevedono "l'anticipo dell'acquisto degli asset Ilva e il mantenimento del prezzo stabilito" nell'accordo originario. "In cambio vi è la disponibilità dello Stato a entrare nella compagine di Ami a fronte di una disponibilità di ArcelorMittal a predisporre un nuovo piano industriale con nuove tecnologie green e un mantenimento sostanziale del livello occupazionale", ha sottolineato De Novi.

 

Per il commissario "non c'è altra possibilità di un ulteriore rinvio. Siamo lontani da un accordo, ma ci sono le condizioni e puntiamo ad arrivarci per il 29 febbraio. Ciascuna parte se ne prenderà la responsabilità".

 

Lo stabilimento di Taranto "dovrà produrre valore ed essere sostenibile sia dal punto di vista economico sia ambientale". Nell'illustrare i punti di un accordo sul quale stanno negoziando i legali delle due parti in vista del termine del 6 marzo fissato dal tribunale per evitare il recesso di ArcelorMittal, De Novi ha poi aggiunto: "L'obiettivo è una produzione di otto milioni di tonnellate e la piena occupazione".

 

Il commissario Lupo: "Non rinunciamo ad art. 700 senza accordo" "Non rinunceremo alla procedura d'urgenza senza un accordo definito con la controparte". Lo ha detto l'altro commissario straordinario dell'Ilva, Antonio Lupo, parlando della procedura cautelare ex. art.700 pendente a Milano. "Entro il 28 febbraio deve esserci l'accordo ed escludiamo un passaggio al rito ordinario", ha detto ancora Lupo.

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