"SI' DA MAGGIORANZA SINDACATI"

Alitalia, Lupi: "L'accordo è valido anche senza l'ok della Cgil"

"L'intesa è stata firmata da sindacati che rappresentano più del 70% dei lavoratori. Così arriveranno investimenti per 1,2 miliardi di euro"

13 Lug 2014 - 13:43
 © ansa

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"L'accordo" su Alitalia è stato firmato da "sindacati che rappresentano più del 70% dei lavoratori" della società. Lo ha detto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, sottolineando che sono "segnali importanti" in vista di un "accordo valido" anche senza l'ok della Cgil. Tuttavia, ha soggiunto Lupi, "spero che anche la Cgil firmi l'intesa".

Il ministro ha sottolineato che l'accordo quadro siglato sugli esuberi ha incassato il sì di sigle che rappresentano oltre il 70% dei lavoratori di Alitalia: Cisl, Uil, Ugl, piloti e assistenti di volo. E ha aggiunto: "Credo che arriveremo oltre l'80%. Non hanno firmato solo la Cgil e l'Usb. Mi auguro comunque che la Cgil, dopo essersi presa tre giorni di tempo, capisca l'importanza della sottoscrizione dell'opportunità che abbiamo davanti".

La trattativa con i sindacati riprenderà comunque lunedì verso le 10, al ministero dei Trasporti. Nel pomeriggio, attorno alle 16, è invece previsto il tavolo con le associazioni che rappresentano il personale navigante.

E sempre lunedì, secondo quanto ha detto il ministro, è in programma l'incontro con le banche. Dopo il confronto con i sindacati, ci sarà un incontro con l'amministratore delegato di Ethiad Jhon Hogan.

Lupi: "Arrivano investimenti per 1,2 miliardi" - "L'accordo richiede dei sacrifici", ha aggiunto il ministro, ma così si fa ripartire "un grande progetto industriale che porta un investimento di 1,2 miliardi di euro". Lupi ricorda come l'accordo quadro siglato preveda che "gli esuberi siano ridotti da 2251 a 954, gli altri saranno ricollocati nel settore".

"Questi mesi di dialogo con i sindacati hanno rappresentato una grande esperienza: si è compreso che c'era in gioco la scelta tra il baratro e la grande opportunità di rilancio".

Infine, il ministro ha detto che il 22 luglio sarà a Bruxelles per presentare non solo il programma sul settore per il semestre europeo di presidenza italiana, ma anche per aggiornare l'Europa sul lavoro fatto che ha portato a un grande accordo industriale".

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