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Tasi, Bankitalia avverte: "Si rischiaun aumento del 60% sul 2013"

Se tutte le amministrazioni comunali interessate sceglieranno il 2,5 per mille come aliquota il prelievo sulle prime case tornerà al livelli dellʼImu del 2012. Ma Delrio rassicura: si pagherà di meno

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C'è il rischio che la Tasi diventi una seconda Imu. La scelta è in mano ai Comuni. Secondo la Banca d'Italia infatti se l'aliquota decisa da tutte le amministrazioni sarà quella massima del 2,5 per mille il prelievo sulle prime case salirà del 60% rispetto al 2013, tornando cioè ai livelli dell'Imu 2012. Se ci si limiterà all'aliquota base dell'1 per mille l'aumento sul 2013 sarà del 12%.

I dati, elaborati dalla Banca d'Italia su dati dell'Agenzia delle Entrate, sono contenuti nella relazione annuale. "Un'analisi per i Comuni capoluogo di regione evidenzia - scrive Bankitalia - una significativa contrazione del prelievo locale sulle abitazioni principali non di lusso nel 2013, complessivamente di circa il 40 per cento".

"Nel 2014, nell'ipotesi di applicazione della Tasi ad aliquota base, il prelievo aumenterebbe di circa il 12 per cento (rimanendo comunque ben al di sotto del livello registrato nel 2012). Se ciascun capoluogo applicasse un'aliquota pari al 2,5 per mille, il prelievo complessivo crescerebbe di oltre il 60 per cento".

L'analisi è riferita alle imposte pagate da un nucleo famigliare di 3 persone di cui un figlio convivente con meno di 26 anni, che risiede in un immobile di proprietà con una rendita e superficie pari alla media dei valori stimati per i capoluoghi regionali.

Delrio rassicura: gli italiani pagheranno di meno - ''Noi siamo tranquilli e sereni'', gli italiani con la Tasi pagheranno meno. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio contesta le valutazioni di Bankitalia che vede un rialzo nella tassa e spiega: ''rispetto al 2012, che è l'anno di riferimento, non è assolutamente così".

La Tasi ''è chiaro che se la si confronta con il 2013, quando l'Imu prima casa fu abolita, è un altro discorso'' precisa Delrio a margine del Festival dell'Economia. ''I parametri, come abbiamo sempre detto, della Tasi vedono la tassa inferiore come impatto alla tassazione immobiliare presente negli anni normali; il 2013 - ha aggiunto Delrio - è stato un anno anormale perché fu abolita 'una tantum' l'Imu prima casa''. ''Noi siamo tranquilli e sereni, gli italiani pagheranno meno e laddove pagheranno un po' di più dovranno parlarne coi loro Comuni perché - ricorda Delrio - e' una tassa comunale".