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Il riconoscimento dei diritti dell'oceano presso le Nazioni Unite: ecco l'obiettivo dei workshop del Genova Process

Gli incontri, che partono il 28 marzo, vogliono definire i principi della Dichiarazione dei Diritti degli Oceani da presentare all'Onu a settembre 2023

Onda, mare, oceano
Pixabay

A due anni mezzo da The Ocean Summit, celebrato per la prima volta in Italia al Porto Antico, il 28 marzo Genova sarà nuovamente al centro dell’attenzione mondiale nell’ambito delle politiche e azioni di sostenibilità, in particolare per la salvaguardia dei mari e degli ambienti costieri, grazie alla sinergia con The Ocean Race, il giro del mondo a vela in equipaggio il cui Grand Finale approderà nel capoluogo ligure nel 2023.

Al Blue District si terrà il primo di una serie di incontri denominati "Innovation Workshop", che vedrà esperti di livello internazionale lavorare con l’obiettivo di definire i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Oceano, che verranno presentati alle Nazioni Unite, a New York, nel settembre 2023. Un percorso ambizioso che prende il nome di "Genova Process".

 

Gli "Innovation Workshop" che costituiscono il Genova Process raccoglieranno gli spunti che emergeranno dai Summit di The Ocean Race a cui partecipano attori chiave del mondo dello sport, dell'industria, della politica e della scienza, insieme a sostenitori appassionati dell'oceano. Un'opportunità unica per elaborare le idee e proposte firmate dagli esperti di tutto il mondo per lavorare su una bozza di principi per una Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Oceano da presentare, dunque, all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

 

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Ad accogliere i partecipanti del workshop del 28 marzo saranno il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente di The Ocean Race, Richard Brisius. Tra i presenti esperti di diritto internazionale, politica, diplomazia e scienze oceaniche, alcuni collegati online dai propri Paesi,ci saranno Michelle Bender (direttore delle campagne sull'oceano Earth Law Center), Mumta Ito (fondatore di Nature's Rights), Antonio Di Natale (biologo marino e consulente scientifico sulle questioni oceaniche) e Bronwen Golder (ricercatrice presso lo Stanford Centre for Ocean Solutions).

 

Il loro compito sarà quello di analizzare i risultati del "The Ocean Race Summit Seychelles" che affronta in particolare i temi della mancanza di governance e protezione dei nostri mari, l'impatto del cambiamento climatico, l’importanza delle donne nei ruoli di leadership per la conservazione degli oceani, piani di economia blu e la lotta all’inquinamento.  I lavori saranno trasmessi in diretta streaming sul sito theoceanracegenova.com e sui canali social di "Genova The Grand Finale".

 

 

I prossimi workshop potranno coinvolgere anche una serie di esperti selezionati ad hoc durante il processo e i risultati saranno continuamente condivisi con i decisori chiave, i governi, le Ong, le Oig, le imprese, i velisti e altri stakeholder.

 

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