È una vera e propria emergenza quella che sta colpendo l’Europa, devastata dai roghi che il caldo record continua ad alimentare. Spagna, Francia e Portogallo tra le nazioni più colpite, ma anche Grecia e Italia.
La Spagna è flagellata da nord a sud. In una riserva naturale vicino a Salamanca sono stati distrutti quasi 40 chilometri quadrati di riserva naturale e altri 20 chilometri quadrati sono stati divorati vicino a Malaga. Quasi 3mila le persone evacuate in Andalusia. Situazione drammatica in Francia, dove per una settimana due grandi incendi hanno distrutto 14mila ettari di vegetazione nella regione della Gironde, arrivando fino alla costa atlantica. Qui le persone evacuate sono circa 16mila. Allerta rossa anche in Portogallo a causa di 14 incendi attivi, che hanno provocato circa una sessantina di feriti e due morti. In Grecia ad essere minacciata è la zona a nord-est di Atene, dove si contano già una decina di feriti.
Preoccupa infine la situazione nel nostro Paese, dove nella prima metà del mese sono scoppiati almeno tre incendi al giorno, in Veneto, Toscana e fino a Roma. Colpite in particolare le aree della Versilia e del Carso, e nella notte un nuovo rogo è scoppiato anche nella zona di Pisa. Un ruolo chiave è stato giocato dalla forte siccità che ha inaridito i terreni, anche se sei incendi su dieci secondo Coldiretti sono di origine dolosa.
Tutto questo in una delle estati più calde della storia europea, in cui anche un Paese notoriamente più mite come il Regno Unito ha toccato la temperatura più alta di sempre: 40,2 gradi.
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