L'intervista a tgcom24

San Francesco, Finazzer Flory: ‘Il 4 ottobre non è solo la festa di un patrono, ma la festa dell’Italia’”

L’attore e regista racconta l’evento da lui ideato per celebrare il santo in Piazza Risorgimento a Milano e riflette sul significato del riconoscimento istituzionale della Festa

di Benedetta Cariati
02 Ott 2025 - 14:40
 © Ufficio stampa

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Il 4 ottobre Milano celebra San Francesco d'Assisi in Piazza Risorgimento, sede di eventi dedicati alla Festa del santo, offerti al territorio e alla tradizione in collaborazione con il Comune di Milano, il Municipio 3 e i Frati Cappuccini in Opera San Francesco. L'iniziativa ha anche il patrocinio e la collaborazione del Comitato Nazionale per la celebrazione dell’Ottavo centenario della morte di San Francesco. Ne abbiamo parlato con l'ideatore del progetto Massimiliano Finazzer Flory, regista, attore di teatro e cinema e consigliere del Consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro di Milano. 

Perché è stato scelta Piazza Risorgimento come luogo simbolico per celebrare San Francesco e l’ottavo centenario della composizione del "Cantico delle creature"?

"Piazza risorgimento è il luogo dove risorge l’Italia. In questa piazza si trova un monumento eretto alla fine degli anni Venti che raffigura San Francesco con un volto ispirato a quello di un frate cappuccino e con le braccia aperte. Questo luogo è l'epicentro dell'ascolto e dell’amare, di una nuova di idea di accoglienza, di una città che cresce dal basso con una politica che si adegua alla cultura e non viceversa". 

Lei ha dichiarato: “il nostro 4 ottobre è festa della simpatia, per Francesco, perché simpatia vuol dire stessa passione... simpatia per la vita”. In che modo questa idea si traduce nel programma della Festa?

"Simpatia vuol dire stessa sofferenza ovvero simpatia per ciò che non si possiede. Durante l'evento ci saranno i PIC (Pronto Intervento Clown), alcuni clown che diranno alla gente: 'Ti voglio bene'. Verrà montato anche un circo per le famiglie, lo sguardo sarà rivolto a queste ultime. È una festa degli italiani e dell’italia. Ci saranno artisti liberi di per-donare. Il tema del dono è importante: i commercianti potranno donare un caffè, un quotidiano o ciò che vorranno. Credo molto nell'alleanza tra la cultura e il commercio.

Accompagnato all'arpa, reciterò versi di Dante dal Canto XI del Paradiso della Divina Commedia (il monumento in Piazza Risorgimento porta inciso un passo di questo Canto) e versi di Jorge Luis Borges. A ottocento anni di distanza la lingua di Francesco è ancora la nostra. Il viaggio di Francesco è un viaggio di immagini verso un futuro impregnato di vita e di tradizioni: c’era una volta l’Italia e c’è ancora, ma dipende da noi. Francesco è un 'giullare di Dio': un uomo felice che gioca con elementi naturali, ha un sorriso giullare per rompere la tristezza. Francesco disse: "Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso ci accorgeremo di aver fatto l’impossibile”. Francesco è un Poverello che guarda all’accoglienza, alla bellezza italiana, alla madre terra. Francesco parla di povertà, ma non di miseria. Senza qualcosa da distribuire saremo miseri. Mantenere la povertà ci permette di avere un po’ ricchezza da dare agli altri".

In che modo la collaborazione con le istituzioni e con i Frati Cappuccini arricchisce il senso della Festa?

"Il Comune di Milano ha restaurato il monumento in Piazza Risorgimento. L'evento ha anche il patrocinio del Comitato nazionale francescano presieduto da Davide Rondoni. Il "Cantico delle creature" è la sinfonia del creato. Francesco ha simpatia per la vita, ce ne stiamo dimenticando. L'attivismo di Francesco è per la vita e per una nuova forma di fraternità". 

Ora che il Senato ha dato il via libera definitivo alla Festa nazionale di San Francesco il 4 ottobre (legge che entrerà in vigore dal 2026), quale significato assume questa celebrazione milanese nel contesto nazionale e quali speranze ripone in questo riconoscimento istituzionale? 

"È una bellissima occasione, ringraziamo il Governo. Milano, capitale italiana della finanza, è questa volta capofila di un evento che pone al centro la solidarietà. È una grande occasione per l'economia e per le imprese ma anche di dialogo tra l'economia e la società". Rendere il 4 ottobre Festa nazionale non significa solo riportare in vigore una festa di un patrono, ma è anche una festa dell’Italia. San Francesco d’Assisi non è caricatura di un fantoccio. L'enfasi è sulla natura interiore, non sull'ambiente circostante: mettiamo un albero in più a casa nostra e poi avremo gli alberi. È una riflessione sul creato non sul tema dell’ambientalismo. Francesco si occupa delle creature e del Buon Signore, non di ambientalismo che è un ideologismo".

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