fino al 13 luglio

Picasso approda a Lecco: il padre del cubismo raccontato in cento incisioni

Dal periodo blu al dopoguerra, la vita del pittore catalano in mostra al Palazzo delle Paure fino al 13 luglio 2014, per i 30 anni della Galleria Bellinzona

23 Giu 2014 - 14:10

Il genio di Picasso approda a Lecco in una mostra che racconta l'evoluzione stilistica del celebre genio catalano. Dalle curve del periodo blu, agli angoli spigolosi del dopoguerra, cento incisioni in grado di ricostruire lo straordinario percorso creativo di Picasso sono state riunite per celebrare la Galleria Bellinzona, da 30 anni impegnata nella crescita culturale non solo di Lecco ma dell'intera Regione. I capolavori grafici saranno in mostra al Palazzo delle Paure di Lecco fino al 13 luglio, all'interno della mostra “Nel segno di Picasso”. Il percorso espositivo si apre con i "Saltimbanchi", a cavallo tra i periodi blu e rosa, opera che racchiude l'immaginario figurativo di un giovane e irrequieto Picasso.

Si passa poi a "Sogno e menzogna di Franco" ("Sueño y Mentira de Franco"), incisioni satiriche contemporanee a "Guernica", originariamente progettati per essere stampati come cartoline e distribuiti in massa. Questi disegni riflettono il periodo tragico della guerra civile spagnola, in cui l'esercito repubblicano si contrapponeva alle milizie fasciste di Francisco Franco che Picasso ritrasse come un mostro ripugnante impegnato nelle azioni più disdicevoli.

La rassegna lecchese metterà a confronto i fogli creati per illustrare le poesie di Luis de Góngora, poeta del siglo de oro spagnolo, con quelli realizzati per la "Carmen "di Prosper Mérimée, che difficilmente sembrano riconducibili alla stessa mano. Il confronto tra i due volumi permette di comprendere la libertà mentale e artistica di Picasso, il suo eclettismo e la sua tecnica inarrivabile.

La mostra si concluderà con "La Celestina", sessantasei lastre apparse nel 1971, anno in cui Picasso compì novant'anni. In questa serie Picasso si concentra sulla figura della mezzana Celestina, che ritrae nei toni del blu nel suo aspetto più tetro e perfido, soffermandosi sulle sue macchinazioni diaboliche e sui consessi amorosi, con una particolare attenzione, al limite dell'ossessione, per i nudi femminili.

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