In esposizione il divano Mae West di Salvador Dalí e The Great Wall of Vagina di Jamie McCartney
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Vagine, simboli fallici, richiami sessuali espliciti e amplessi: ci sarebbe da gridare allo scandalo se non fosse che tutto ciò ha le fattezze di opere d’arte. Si spinge oltre ogni tabù Kama. Sesso e design, mostra che sarà ospitata alla Triennale Design Museum di Milano dal 5 dicembre 2012 al 10 marzo 2013 e che analizza il rapporto tra eros e progetto.
Fin dal titolo, che rievoca il dio indiano del piacere sessuale, dell'amore carnale e del desiderio, Kama prova a fare i conti con uno dei fantasmi più esasperati, ma al contempo più rimossi, della contemporaneità. Una rassegna che vuole combattere ogni tipo di stereotipi e di facili scandali: così lo spettatore si ritrova ad ammirare vasi a figure rosse etruschi, amuleti fallici di epoca romana, i disegni di Piero Fornasetti, le fotografie di Carlo Mollino e di Ettore Sottsass, ma anche il divano Mae West di Salvador Dalí a forma di labbra fino al sorprendente e provocatorio The Great Wall of Vagina di Jamie McCartney, formato dai calchi dei genitali di 400 donne.
Cuore della mostra è una rassegna, a cura di Silvana Annicchiarico, che rintraccia radici storiche, mitiche e antropologiche per arrivare fino ai giorni nostri, con oltre 200 fra reperti archeologici, disegni, fotografie, oggetti d’uso e opere di artisti e designer internazionali. In parallelo, per ampliare i punti di vista e restituire un racconto corale e collettivo, otto progettisti internazionali - Andrea Branzi, Nacho Carbonell, Nigel Coates, Matali Crasset, Lapo Lani, Nendo, Italo Rota e Betony Vernon - si confrontano con questo tema e ne presentano la propria personale interpretazione attraverso inedite installazioni site-specific.