Mostre fino al 30 novembre

Artissima: Torino capitale dell’arte contemporanea

Si è conclusa in un clima di generale entusiasmo questa fiera giunta alla sua diciannovesima edizione, ospitata da tre anni all’ Oval al Lingotto,

13 Nov 2012 - 19:10
 Artissima 2012 Torino © Ufficio stampa

 Artissima 2012 Torino © Ufficio stampa

Artissima  2012 si è conclusa in clima di generale entusiasmo. Questa fiera giunta alla sua 19ª edizione, ospitata da tre anni all’Oval al Lingotto di Torino, diretta da Sarah Cosulich Canarutto, conferma il ruolo di Torino come capitale culturale e dell’arte  contemporanea. 

E’ tra gli appuntamenti più attesi della stagione autunno-inverno che richiama non solo gli addetti ai lavori. 
Nel segno effervescente del rosa, quest’anno la fiera  ha  presentato 172 gallerie di cui 53 italiane, 119 straniere. Interessanti le new entries: Brasile, Israele, Guatemala e Marocco, quasi 200 collezionisti provenienti da diverse parti del mondo.
Suddivisa nelle quattro tradizionali  aree : Main Section, New Entries, Present Future, Bak to the Future e una  nuovissima piattaforma Com/text, pensata per l’editoria.
Artissima  in  “in rosa” si è caratterizzata per  maggiore dinamismo, con una netta predominanza di  donne partecipanti  a partire dallo staff della direttrice e più aperta  alla sperimentazione post-concettuale. Aggirandosi tra gli stand si respirava un’atmosfera positiva e si incrociavano sguardi, di curiosi  di ogni età, di trovare chissà quali rivelazioni sul futuro. All’Oval  le opere  mescolate in maniera omogenea,  genericamente suddivise in una sezione più “commerciale” e quella  “museale”  nella  loro  diversità di tecniche e di linguaggi, nel complesso piacevano perché sembravano dialogare con il pubblico .  

C’era di tutto, meno assemblaggi del solito, più pittura, neo scultura post  poverista e concettuale, video, fotografia, opere polimateriche neo-pop e  varie contaminazioni  tra i generi  che caratterizzano l’arte del presente. Molti i nomi  famosi, diversi i maestri  messi a  confronto  con  giovani talenti, imperdibile erano le sezioni  “Back to de Future” proposte da diverse gallerie, che  hanno riproposto  artisti  degli anni  Sessanta, ingiustamente  dimenticati.
Utile  la rivisitazione  di una sacerdotessa  della  body art : Valie Export, attualissima nel suo  desiderio di  mostrare l’organo sessuale femminile, negandone  valenza di simbolo erotico, Gina Pane, Barbara Gross le fototessere di Franco Vaccari, Vittorio Tavernari che affronta il tema del corpo, della sofferenza e redenzione, Jozef  Robakowski, Roman Singer e molti altri  autori che  hanno segnato  le avanguardie storiche del secondo Novecento. Oltre all’apertura alla sperimentazione, il corpo, rappresentato  nella sua  fisicità e astratto era un tema ricorrente, declinato da  molti autori.  All’entrata dell’ Oval, l’immagine di Sophia  Loren “The  body” di Francesco  Vezzoli ricamata  con  fili d’oro e imprigionata  dentro a un’opera di De Chirico dava il  benvenuto al pubblico. Quest’anno il premio Illy Present  Future è stato  assegnato per la prima  volta  a tre  artisti: Vanessa Safavi (Svizzera - Galleria Chert, Berlino ), Santo Tolone (Italia -  Galleria Limoncello, Londra) e Naufus Ramirez-Figueroa (Guatemala - galleria Proyectos Ultravioleleta, Guatemala City).
I vincitori saranno premiati con una  mostra “a tre” al Castello di Rivoli e secondo la giuria, le loro opere trattano un condensato di temi emergenti, legati  alle complesse trasformazioni in atto  nell’epoca della globalizzazione e  multiculturalismo.
Attenzione, ha chiuso i battenti la fiera, ma la festa dell’arte a Torino continua sino alla fine di gennaio con “Luci d’Artista” che si riaccendono da quindici anni, con l’aggiunta di “Luci in bici” di Martino Gamper, che i cittadini possono attivare pedalando. Le mostre diffuse nei luoghi più suggestivi della città, mirati alla valorizzazione del proprio patrimonio museale e del territorio.
Prendetevi tempo e visitate le  mostre incluse nel progetto “ It’s not the end of the  world”  che prevede  l’esposizione  del lavoro  fotografico  “Tulkus 1880 to 2018 “ di Paola Pivi al Castello di Rivoli. Museo d’arte, di Valery KoshlyakovHomeless Paradise”, opera site specific all’entrata della Gam (Galleria Civica  d’Arte  Moderna); di Ragnar KjartanssonThe  End Venice 2009”: 144 dipinti realizzati per la 53° Biennale di Venezia in scena alla Fondazione Sandretto de Rebaudengo, di Zena El  KhalilBeirut  “I love  You - A work in progress”  alla Fondazione Merz  e infine  Dan Perjovschi  “Ruin Politics” a Palazzo Madama, dove trovate una video-installazione e una  nuova serie di disegni realizzati direttamente sul pavimento nella Corte  Mediovale, connotato da reperti archeologici dell’epoca romana. Consigliamo un tour intorno alla sezione “Artissima  Lido”, con 5 opere site- specific di artisti internazionali progettate per  5 musei e istituzioni concentrati nella zona del “Quadrilatero  Romano”. Andate al Museo Diffuso della  Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, nel Museo di Antichità, all’Archivio di Stato, nella vicina Chiesa del SS. Sudario, al interno del Museo della Sindone e presso il Mao, Museo d’Arte  Orientale, non vi pentirete, perché questa scelta strategica mira a potenziare  il dialogo tra  la fiera, le altre istituzioni culturali della città.  E’ un esperimento efficace di cooperazione tra artisti e musei e di strategia  culturale sinergica che permette ai torinesi di riscoprire musei e un quartiere affascinate della loro città, mentre ai turisti di esplorare luoghi che, forse senza l’attrazione dell’arte contemporanea  non  visiterebbero.               

Jacqueline  Ceresoli  

© Ufficio stampa

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Artissima 2012 Torino 

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10122 Torino

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