9 settembre - 9 ottobre 2011

Fedor K. Suskov e L. Matalon in mostra a Padova alla Galleria Cavour

Vittorio Sgarbi, curatore delle mostre, presenta i due artisti

02 Feb 2012 - 14:30
 Luciana Matalon © Ufficio stampa

 Luciana Matalon © Ufficio stampa

Venerdì 9 settembre, negli spazi della Galleria Cavour a Padova, verranno inaugurate, alle ore 19, le mostre “L’origine della forma”, una sintesi della storia creativa di Luciana Matalon, comprendente alcuni esiti della sua ricerca più recente, e “Arte e Stato”, retrospettiva dedicata all’opera pittorica, a lungo rimasta segreta, dello scultore russo Fedor Kuz’mic Suskov.
Le due esposizioni, già presentate con successo al Festival dei Due Mondi di Spoleto del 2011, sono realizzate grazie alla collaborazione tra Promoter Arte di Salvo Nugnes e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, e verranno introdotte dal prof. Vittorio Sgarbi, curatore del progetto.


"Nell’ospitare l’esposizione, la nostra Amministrazione intende ribadire il proprio impegno nellapromozione delle esperienze artistiche contemporanee, segnatamente quelle che sanno creare unaparticolare sintonia comunicativa con il pubblico", sostiene a riguardo della mostra l’Assessore alla Cultura, Andrea Colasio.
 
Dagli anni Sessanta ad oggi, Luciana Matalon ha compiuto un percorso creativo eterogeneo, che ha riguardato la pittura, la scultura, l’oggetto. Le sue opere, che visivamente si pongono sul confine tra la figura e l’astrazione, mostrano una costante tensione verso la ricerca di un’origine, di cui è indice il richiamo alle suggestioni di antiche civiltà perdute e delle profondità siderali: il loro comune mistero viene evocato dall’artista attraverso i principali archetipi della nostra immaginazione, della nostra storia culturale.
Rilevante interprete dell’arte ufficiale del regime sovietico, per il quale concepì numerose opere monumentali ed urbanistiche dagli anni Cinquanta all’avvento della glasnost, Fedor Kuz’mic Suskov (1923 - 2006) ha trovato nella pittura il medium per esprimere la propria personalità umana ed estetica più autentica. I dipinti rivelano l’accesa sensibilità dell’artista verso il mondo naturale, ma soprattutto l’intensità della sua devozione spirituale: una componente che ricollega idealmente le sue immagini alla tradizione rappresentativa russa.

Le quasi 100 opere, pittoriche e scultoree, ospitate nella Galleria Cavour racconteranno dunque due percorsi artistici apparentemente lontani, ma tuttavia affi ni nella comune inclinazione a rifl ettere sulle domande più profonde dell’uomo.
La serata inaugurale vedrà la partecipazione di Katia Ricciarelli e di altre personalità del mondo artistico, culturale e dello spettacolo.
 
Dal 9 settembre al 9 ottobre 2011

Orari
10:30 alle 15:00 e dalle 16:00 alle 19:00, lunedì chiuso

Inaugurazione
venerdì 9 settembre, ore 19:00

Ingresso
L'ingresso alla mostra è libero

Per informazioni
Settore Attività Culturali
telefono 049 8204544 - 8204528
email infocultura@comune.padova

GALLERIA CIVICA CAVOUR
Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 73b 
35121 PADOVA
Tel. +39 0498204544 
 
© Ufficio stampa

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 Luciana Matalon

L'origine della forma di Luciana Matalon

Veneta di nascita, milanese di adozione, Luciana Matalon dalla fine degli anni sessanta compie un percorso creativo poliedrico, che esplora diversi campi espressivi. Ogni opera, pittorica o scultorea, si pone sul confine tra la figura e l’astrazione, mostrando cioè una relazione con una conoscenza condivisa del mondo e, contemporaneamente, producendosi attraverso modalità rappresentative non tradizionali.

Per Vittorio Sgarbi, curatore della mostra: "I suoi dipinti e le sue sculture parlano la stessa lingua dei graffiti e dei geroglifici e sono attraversati dalla stessa fascinosa energia delle remote espressioni primordiali. Energia sublimata da uno sguardo onirico ed espressa attraverso una raffinata tessitura compositiva e cromatica. Le acqueforti, gli oli su tela, le tavole su legno e le strutture in bronzo compongono versi intrisi di allusioni metaforiche ed estetiche, liberi dalle convenzioni accademiche e aperti al magico mistero che percorre la natura e l'esistenza. L’autrice coglie queste energie invisibili ed elabora un’estetica che scardina, che disintegra i confini della finitezza e che approda all’invisibile, ma percepibile, vibrazione delle forze dell’inconscio." 
Secondo Andrea Colasio, Assessore alla Cultura di Padova: "Tra gli elementi di continuità della sua ricerca vi è un tema che, nell’età culturale contemporanea, sembra essersi imposto con particolare rilevanza: quello del Tempo, declinato non solo come rilettura del passato o ipotesi sul domani, ma come spunto di riflessione su ciò che è originario, e che, in quanto tale, assume valore fondativo riguardo il nostro pensare."
L'artista si rivolge al mondo degli archetipi della nostra immaginazione e della nostra cultura: la città e la scrittura assumono tra essi un’importanza preponderante, quali segni tangibili dello sfumare del tempo della Natura in quello della Storia.
I loro rispettivi tracciati si imprimono sulle superfici dell’artista in termini simbolici e visivamente reinventati, aperti ad una molteplice possibilità narrativa.
Nel percorso artistico della Matalon, caratterizzato da una produzione estremamente ricca ed eterogenea, si evidenziano eleganza, leggerezza e grazia nello stile.
 
Luciana Matalon è una raffinata artista poliedrica, vocata sia alla pittura, che alla scultura nonché alla creazione di gioielli. Dopo gli studi artistici nella città meneghina all’Accademia di Brera e nel corso di vari soggiorni in diversi paesi stranieri, Luciana inizia il suo iter per musei a partire dal 1966 e vanta 4 decenni di personali allestite in Europa, America, Giappone.
Il Museo Fondazione Luciana Matalon nasce nel 2000 dalla volontà di dare vita a uno spazio concepito per la promozione, lo studio e la valorizzazione dell’arte contemporanea, crocevia internazionale di idee. In uno spazio di 700 metri quadri la Fondazione ospita mostre, convegni e iniziative culturali a livello locale e internazionale per promuovere ricerche nell’ambito delle espressioni artistiche contemporanee. La zona museale documenta gli oltre quaranta anni di attività di Luciana Matalon, che si dedica a pittura, scultura e creazione di gioielli.
Sito internet: http://www.fondazionematalon.org/
Ingresso: libero
Orario: 10.30-13.00, 16.00-19.00, lunedì chiuso
Informazioni
Settore Attività Culturali - Via Porciglia 35, Padova
Tel 049/8204544-4528
infocultura@comune.padova.it
© Ufficio stampa

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 Autunno d'oro di Fedor Kuz´Mic Suskov (1923-2006)

Arte e stato di Fedor Kuz´Mic Suskov La mostra itinerante dedicata al maestro russo Fedor Kuz´Mic Suskov (1923-2006), e curata da Vittorio Sgarbi, presenta una quarantina di opere del pittore, scultore e architetto scomparso nel 2006. Fa parte di un progetto artistico e culturale, che coinvolge prestigiose città d’arte: Bologna, Firenze, Milano, Padova, Pescara, Spoleto, Lugano nella Confederazione Svizzera, e Montecarlo nel Principato di Monaco.

Si tratta in buona parte di splendidi paesaggi i cui contorni si stemperano e si confondono con l´orizzonte, in un continuum cromatico, che unisce armonicamente tutti gli elementi della natura.
Fedor Kuz´Mic Suskov reinterpreta in modo personale e originale la tradizione bizantina e omaggia, in oltre cinquant’anni di attività, l’arte russa, filtrandola attraverso il proprio sofferto vissuto personale.
L’artista russo Fedor Kuz’mic Suskov (11 marzo 1923-12 luglio 2006) mise al servizio dello Stato Sovietico la sua abilità scultorea, realizzando imponenti opere architettoniche, che celebravano il potere stalinista e, nel contempo, ascoltò la vocazione della sua anima, dipingendo segretamente soggetti a tema sacro e paesaggi, di grande intensità mistica e spirituale.
Uomo profondamente cristiano, durante il regime comunista Suskov ha vissuto una fede sofferta e privata. La natura e il divino sono i temi portanti della sua pittura. Gli ambienti da lui ritratti, dai corsi d’acqua alle montagne imponenti del Caucaso, sono avvolti da un’aurea sacra. La luce attraversa le sue tele, componendo una sorta di elegiaca ode religiosa, tracciata con mano ferma e libera, come la sua fede cristiana.
L’intento di diffondere la conoscenza delle opere dell’artista nasce, dunque, non solo dalla necessità di presentare e di rivelare la sua produzione pittorica, rimasta celata per tutta la durata del Regime Comunista, ma anche, e soprattutto, dall’occorrenza civile di mostrare quanto la storia e il vissuto intimo di un uomo siano i pilastri determinanti sui quali si fonda ogni esperienza artistica ed espressiva.
L’essenza delle opere di Suskov non può essere circoscritta all’interno di una precisa corrente artistica. Il suo stile pittorico appare libero, guidato solo dall’amore intenso per la natura e dalla profonda fede cristiana, vissuta intimamente e celatamente per tutta la durata del regime comunista. In questo risiede principalmente la ricchezza dei quadri esposti e dell’intera produzione artistica del Maestro Russo.
Vittorio Sgarbi, curatore della mostra, ha riconosciuto in Suskov un esempio significativo ed emblematico del patrimonio artistico contemporaneo russo.
Le sue pennellate celebrano un rituale in cui la parola dei libri sacri si fa visione. E la visione si converte in transvisione. Opere intrise di significati reconditi e subliminali, che l'occhio attento e acuto dell'osservatore deve saper carpire andando oltre le apparenze. La luce è l’elemento fondamentale nelle opere di Suskov. Una luce che fonde il segno con il colore, attuando un’unione metafisica superiore, divina. Una luce che ha un forte riferimento teologico che irradiandosi e insinuandosi nei boschi, nei fiumi, tra gli alberi e le montagne rivela l’origine divina del creato. E’ la luce che consente di contemplare la bellezza già insita nel mondo. Un importante messaggio spirituale, quello di Suskov, ma anche filosofico e cosmologico."
Secondo l’Assessore alla Cultura Andrea Colasio, "attraverso l’ampio corpus dei dipinti si rivela l’accesa sensibilità dell’artista verso la natura della sua terra, ma soprattutto la sua devozione spirituale, che idealmente ricollega il messaggio della sua pittura alla tradizione rappresentativa russa."
Sito internet: http://www.suskov.com/

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