FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Antonio Pennacchi, morto a 71 anni lo scrittore "fasciocomunista"

Ha avuto un malore nella sua abitazione di Latina. Nel 2010 vinse il Premio Strega con "Canale Mussolini"

Antonio Pennacchi, vincitore del Premio Strega nel 2010 con "Canale Mussolini", è morto a 71 anni. Lo scrittore "fasciocomunista" ha avuto un malore nella sua abitazione di Latina. Prima di dedicarsi alla scrittura, Pennacchi era stato operaio all'Alcatel Cavi.

Pennacchi non aveva mai smesso di combattere per l'uguaglianza di tutti gli esseri umani, fondamentale in tutta la sua opera, e contro l'ingiustizia che lo faceva arrabbiare anche a 70 anni.

 

Nato a Latina nel 1950, Pennacchi si è dedicato alla politica prima nelle file del Msi e poi in quelle del Partito marxista-leninista Italiano. Tra gli anni '70 e '80 ha aderito al Psi, alla Cgil e poi alla Uil.

 

 

Nel 1983, durante un periodo di cassa integrazione, si è laureato in Lettere e Filosofia per abbracciare poi la carriera di scrittore. Il debutto nel 1995 con "Mammut", seguito da "Palude". Storia d'amore, di spettri e di trapianti.

 

Nel 2003 ha pubblicato "Il fasciocomunista: Vita scriteriata di Accio Benassi", romanzo autobiografico da cui nel 2007 è stato tratto il film "Mio fratello è figlio unico", diretto da Daniele Luchetti.

 

Ma il successo era arrivato nel 2010 con "Canale Mussolini" con cui ha vinto il Premio Strega ed è entrato nella cinquina del Premio Campiello. Nel romanzo ripercorreva la storia di una famiglia contadina, i Peruzzi, sradicata dalla sua terra d'origine nella bassa padana per andare nell'agro pontino. Su questa terra, bonificata dalla malaria negli anni del fascismo, arrivano molti coloni dal nord, emiliani, veneti e friulani, insieme ai Peruzzi, capeggiati dal carismatico e coraggioso zio Pericle, fascista.

 

Ha firmato poi "Storia di Karel" (2013), "Camerata Neandertal". "Libri, fantasmi e funerali vari" (2014), "Canale Mussolini. Parte seconda" (2015), "Il delitto di Agora" (2018), rivisitazione del thriller "Una nuvola rossa" pubblicato nel 1998, e "La strada del mare" (2020).

 

Accanito fumatore, dai modi bruschi, considerato uno dei maggiori scrittori italiani, Pennacchi aveva scritto nel gennaio 2021 una lettera aperta a Giorgia Meloni in cui diceva: "Cara Giorgia ti prego: dite di sì all'unità nazionale. Dopo la seconda guerra mondiale e quella di liberazione, le forze socialcomuniste e cattoliche - da sempre acremente divise - seppero trovare quel minimo di concordia necessario a costruire assieme l'unità del popolo, una costituzione democratica repubblicana e il conseguente miracolo economico degli anni cinquanta e sessanta che portò l'Italia ad essere, dal Paese povero e sottosviluppato che era prima, la quinta o sesta potenza economica mondiale panico di adesso".

 

Certo, più volte, negli ultimi anni, aveva sottolineato che oggi abbiamo perso quella passione che c'era nella politica. "La gente pensava fosse giusto interessarsi della cosa pubblica. C'erano ancora le ideologie e, forse sbagliando, la certezza di costruire un mondo migliore. Questo lo abbiamo perso, ma è necessario recuperarlo".

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali