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Israele, antico tesoro romano ritrovato nelle acque di Cesarea

Gli archeologi lʼhanno definita la scoperta più rilevante degli ultimi trentʼanni: statue di bronzo, monete, giare e altri manufatti, tutti in ottimo stato di conservazione

Due sub israeliani hanno ritrovato per caso un tesoro romano risalente a 1.600 anni fa nelle acque antistanti Cesarea, uno dei maggiori siti archeologici del Paese.

Gli archeologi l'hanno definita la scoperta più rilevante degli ultimi trent'anni: statue di bronzo, monete, giare e altri manufatti, tutti in ottimo stato di conservazione, erano rimasti per secoli e secoli nella stiva di un vascello mercantile inabissatosi davanti al porto della città presumibilmente all'epoca dell'imperatore Costantino e del suo rivale Licinio (312-324 d.C.).

Il tesoro - Nella stiva della nave di Cesarea (città portuale fondata da Erode il Grande tra il 25 e il 13 a.C. e successivamente capitale della Giudea conquistata dai Romani) sono stati rinvenuti, tra gli altri reperti, una lampada raffigurante l'immagine del Dio Sole, una statuina della dea Luna, una lampada a forma di testa di schiavo africano, oggetti scolpiti con effigi di animali o del dio Dioniso. Sono stati recuperati anche frammenti di giare usate per contenere acqua destinata all'equipaggio della nave.

Monete dell'età di Costantino - La sorpresa più grande per i due "Indiana Jones per caso", Ran Feinstein e Ofer Raanan, è stata però la scoperta di due mucchi di circa 20 chili di monete con sovrimpressa l'immagine dell'imperatore Costantino e Licinio, suo avversario che governò nella parte est dell'Impero prima di essere definitivamente sconfitto. Secondo Jacob Sharvit e Dror Planer, della sezione Archeologia marina della Sovrintendenza, si tratta "di scoperte altamente importanti che, a parte la loro straordinaria bellezza, sono di significato storico".

Una scoperta unica - Le statue di metallo, hanno spiegato, "sono reperti archeologici rari perché nell'antichità erano sempre fusi e riciclati. Quando si trovano in genere avviene in mare. In questo caso le statue sono naufragate insieme alla nave e così si sono salvate dal processo di riciclaggio. La sabbia inoltre le ha protette e quindi sono in ottimo stato di conservazione: sembrano siano state gettate ieri e non 1.600 anni fa".

Un sito florido - Cesarea non è nuova a scoperte casuali, come hanno ammesso gli stessi archeologi. Le ragioni sono due: la progressiva mancanza di sabbia sul fondo marino che riporta alla luce i reperti e la sempre maggiore presenza nella zona di sub che scandagliano le acque e in caso di scoperte avvisano le autorità.