© ufficio stampa | Qualcuno ha visto il pomodoro - Depero
© ufficio stampa | Qualcuno ha visto il pomodoro - Depero
Si celebra oggi, come ogni anno, il cocktail tra i più famosi al mondo nato nel XIX secolo come medicina
© ufficio stampa | Qualcuno ha visto il pomodoro - Depero
© ufficio stampa | Qualcuno ha visto il pomodoro - Depero
Una bevanda magica per persone divertenti. L’International Gin & Tonic Day riunisce Gin lovers, amici, bartenders, cocktail bar e appassionati del buon bere per godersi una delle bevande più deliziose, popolari e storiche e per celebrare distillatori di Gin e produttori di toniche di tutto il mondo.
Istituito in onore di Mary Edith Keyburn, grande amante del cocktail scomparsa all’età di 95 anni il 19 ottobre 2010, con il suo drink preferito al suo capezzale. La donna, infatti, pur di non perdere il suo rituale dell’aperitivo, decise di portarlo durante la sua degenza in ospedale e di gustarlo in una elegante tazzina da tè durante il suo “last good day of life”. Per questo i suoi due nipoti, Jayne e Nicola, nel giorno della sua scomparsa, decisero di istituire questa giornata diventata internazionale.
Origini del Gin & Tonic
Le prime bevande più simili al Gin furono ideate in Italia, presso la Scuola Medica Salernitana, da alcuni monaci che distillarono l’alcol insieme al ginepro. Nel 1650, la formulazione del Gin venne modificata dal dott. Franciscus Sylvius dell’Università di Leiden per ottenere una medicina “miracolosa” in grado di curare i soldati olandesi che si ammalavano di febbre nelle Indie orientali.
L’iconico cocktail, abbreviato con la sigla G&T nei Paesi anglosassoni, veniva usato come rimedio all’inizio del XIX secolo dal medico scozzese George Cleghorn, quando il chinino veniva utilizzato come medicina preventiva contro la malaria nell’India britannica. Gli ufficiali inglesi della British East India Company non gradivano, però, il sapore molto amaro del chinino, così vi aggiunsero acqua, gin, lime e zucchero per rendere la miscela più appetibile. Erano gli albori di quello che oggi conosciamo come Gin & Tonic.
La scelta della tonica giusta
Cosa sarebbe il Gin senza la sua anima gemella, l’acqua tonica? La proporzione corretta per realizzare un buon Gin&Tonic è di 3/4 di acqua tonica e 1/4 di Gin, con acqua tonica rigorosamente fredda, classica o aromatizzata in base alla scelta del Gin.
Per questo motivo, una delle migliori scelte è Fever-Tree: la tonica che ha rivoluzionato la categoria grazie alla sua gamma di mixer con ingredienti provenienti da tutto il mondo. Fondata nel 2003 da Charles Rolls e Tim Warrillow, i quali decisero di creare un marchio premium di acqua tonica che mancava sul mercato, per affiancare quello fiorente dei Gin sempre più in crescita.
Partiti da una semplice intuizione: “Se 3⁄4 del tuo drink è il mixer, assicurati di usare il migliore”, nessun altro al mondo si era approcciato alla categoria dei “mixer” con questa filosofia. Un lungo lavoro di ricerca e perfezionamento (ci impiegano ben 18 mesi per trovare una ricetta che li soddisfi) che li porta al 2005, quando presentano sul mercato la Premium Indian Tonic Water, la prima tonica del Brand.
Per facilitare la scelta e il giusto abbinamento, Fever-Tree ha realizzato Ruota Aromatica costruita su misura per i consumatori, che permette agli amanti del Gin&Tonic di costruire una ruota di 10 abbinamenti personalizzati sulla base delle proprie preferenze, così da sperimentare nuovi cocktail a casa o richiederli ai bartender di fiducia.
Fanno parte delle referenze Fever-Tree: Indian Tonic Water, Mediterranean Tonic Water, Ginger Beer, Pink Grapefruit Soda, Refreshingly Light Tonic Water, Aromatic Tonic Water, Elderflower Tonic Water, Ginger Ale, Sicilian Lemonade, Lemon Tonic Water, Soda Water.
Le ricette
Tiki Tonic - Mag Cafè, Milano
Il Gin&Tonic è il drink più amato dagli inglesi, soprattutto dalla Regina che ne beveva uno al giorno. Il Mai Tai è un cocktail simbolo dell’era Tiki e il suo nome in lingua tahitiana significa "buono". Il cocktail fa parte della nuova drink list "Carte da Gioco" del Mag Cafè di Milano, illustrata dall’artista Lucia Catellani.
30 ml Bareksten Gin ai cantucci
20 ml Takamaka rum blanc
60 ml Cordiale di tonica arancia e mandorle
Lassanai - Cesar Araujo, BOB Milano
Un esplosivo incrocio di sapori floreali quello di Lassanai, signature drink della sezione “CaniSciolti” della drink list BOBVOL.6.
Bulldog Gin
Muyu Vetiver Gris
Cordial BOB by PercentoLab
Fever-Tree Tonic
Buttlerfly pea THE SPIRIT - Milano
Uncoloured - The Spirit, Milano
225 ml Gin London Dry
55 ml Liquore alla mastica
110ml Soluzione citrica
55ml Zucchero
555ml Acqua Tonica al cetriolo
Infondere a freddo 330gr di cetrioli in 55ml di Acqua tonica per un’ora. Filtrare e versare tutti gli ingredienti in un sifone da panna. Caricarlo con 2 bombolette e far uscire il gas premendo la levetta lentamente.Riporre in frigo per almeno 4 ore. Servire in highball con ghiaccio e fetta di cetriolo.
Qualcuno ha visto il pomodoro - DEPERO, Rieti
Cocktail fresco, sapido e leggermente amaro che strizza l’occhio al Red Snapper (fratello meno noto del Bloody Mary), ma senza pomodoro. I sentori pungenti e vegetali del Gin vanno a rafforzare il profilo aromatico, la vernice di “garum vegetale” va a dare sensazioni “dinamiche” al gusto finale del drink, mentre la soda al carciofo prende il posto della tonica in un classico G&T, seguendo l’ispirazione data dal manifesto della pittura futurista, dove il “movimento” rimane l’argomento principale attorno al quale ruotano gli ingredienti.
45 ml Gin (preferibilmente Seven Hills oppure Gin con note vegetali)
45 ml estratto di sedano chiarificato
30 ml cordiale di odori home made
15 ml soda di acqua di carciofi decotto
Pittura vegetale di garum
Gin&Tonic alcool free - Sant Ambroeus, Milano
Per gli amanti dei cocktail analcolici, la storica pasticceria e ristorante milanese propone il suo Gin&Tonic in versione alcool free, in cui il Gin è sostituito da un infuso di acqua, zucchero e diverse botaniche: cardamomo, genziana, anice stellato, lavanda, agrumi come arancia e pompelmo e, in quantità superiore rispetto ai precedenti, le bacche di ginepro. Il composto viene portato ad ebollizione e lasciato raffreddare per procedere poi ad una seconda infusione che permetterà alle botaniche di sprigionare tutto il loro aroma e profumo. L’infuso viene mixato ad una tonica non aromatizzata dal gusto deciso e pulito al palato con una leggera nota amaricante, che permette di esaltare le spezie contenute nell’acqua aromatizzata.
Di Indira Fassioni