Che cos'è lo zibibbo
Il termine Zibibbo è utilizzato per definire il vitigno Moscato d'Alessandria, ma più comunemente si riferisce al vino liquoroso che ne viene ricavato. Appartenente al gruppo del Moscato, lo Zibibbo o Moscato d'Alessandria è un vitigno originario dell'Egitto, introdotto sull'isola di Pantelleria dai Fenici nell' VIII secolo avanti cristo. A differenza del Moscato bianco, diffusissimo in quasi tutto il territorio italiano, il grappolo di Zibibbo è leggermente più grande e possiede acini leggermente ovoidali dalla buccia più spessa. La natura del termine “Zibibbo” richiama la storia di Pantelleria, un'isola meta, fin dall'antichità, dei principali commerci mediterranei: essa deriva infatti da “zibib” un termine arabo che significa “uva passa” o “uvetta” e che evidentemente si riferisce alle caratteristiche del vitigno che ben si presta all'essiccazione e alla sovra-maturazione dalle quali nasce una dei prodotti vitivinicoli di punta del sud Italia. Dal vitigno Zibibbo nasce non solo lo Zibibbo IGT, ma anche l'insieme di vini ascritti alla DOC “Pantelleria” come il Moscato di Pantelleria e il Passito di Pantelleria. Nel 1997 le principali aziende produttrici hanno costituito il Consorzio Volontario di Tutela e Valorizzazione dei vini a DOC dell'Isola di Pantelleria che, oltre alla ricerca e alla promozione del prodotto vitivinicolo, vuole recuperare i tradizionali terrazzamenti di origine araba su cui lo Zibibbo è coltivato, con lo scopo di mantenere vivo l'eno-sistema storico così particolare che caratterizza questa produzione.