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25 ottobre World Pasta Day: e tu di che pasta sei?

InfoJobs indaga le abitudini dei lavoratori italiani in pausa pranzo indagando su scelte e curiosità, da come a cosa si sceglie per l'ora che spezza la giornata lavorativa

InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, ha realizzato un’indagine su oltre 1.500 lavoratori iscritti in piattaforma in occasione del World Pasta Day, che ogni anno il 25 ottobre celebra il piatto della tradizione italiana a livello internazionale.

 

Tanti i modi di occupare la pausa pranzo: relax assoluto o attività fisica, pranzo a casa o “schiscetta in ufficio”, da soli o in compagnia, ma quando si parla di cibo la pasta ottiene un plebiscito.

 

Cucinata da sé o da altri, la pasta sembra essere il piatto perfetto per il pranzo per il 78,8% degli intervistati, perché veloce da preparare e talmente versatile da non stancare mai. Ed è una vera abitudine per la maggior parte dei lavoratori, che la scelgono ogni giorno (42,6%), mentre il 32,4% la vede come un’opzione da concedersi ogni tanto e il 17,5% la preferisce nel weekend probabilmente per dedicarsi a pieno alla degustazione del proprio piatto preferito. Una piccola ma interessante percentuale (7,5%) evidenzia anche l’entrata nei menu degli italiani di pasta senza glutine e/o di farine particolari come legumi o di grano più o meno raffinato.

 

Infine, la pasta continua a rappresentare il meglio della nostra cucina. Il 66% degli intervistati, qualora ospitasse a pranzo un collega straniero, consiglierebbe proprio la pasta come prima scelta e la pizza come seconda opzione (25%). Italianità allo stato puro!

 

InfoJobs ha indagato se e come l’introduzione massiccia dello smart working abbia cambiato il modo di gestire la pausa pranzo. Per la maggioranza degli italiani (63,8%) non si registrano cambiamenti (almeno) nella routine di questa parte della giornata, mentre un 12,2% segnala come il lavoro agile abbia varcato i confini della vita privata e riempito di incombenze ogni momento, compreso questo. Di contro, c’è chi invece dello smart working ha apprezzato la possibilità di scegliere un orario di stacco diverso da quello “fisso” (10,7%) o di “dare gas” ai fornelli e evitare finalmente i temuti “avanzi della sera prima” (8%) o ancora (5,3%) di approfittarne per dedicarsi a un po’ di sport o alle proprie passioni.

 

Quello che non cambia, è che gli italiani possono rinunciare alla pausa, ma non al pranzo! Il 44,7% pensa in primis a staccare e mangiare con calma, godendosi un po’ di relax prima di tornare al lavoro. Anche i workaholic (23,8%) chini sul fatturato non rinunciano a mangiare qualcosa di pratico e veloce; stesso discorso per chi non si stacca dal pc e ne approfitta per organizzare impegni personali e familiari (22,2%).

 

Da soli o in compagnia? A fronte di un 37,7% che vuole rigenerarsi con un momento tutto per sé, per la maggior parte degli italiani pranzo (e pausa pranzo) è sinonimo di convivialità. Il 37,8% preferisce la compagnia di colleghi o amici mentre il 24,5%, per piacere o praticità, torna a casa, in famiglia.

 

Ma cosa si mangia in pausa pranzo? Il mondo si divide tra i sostenitori della “schiscetta” e quelli che invece preferiscono essere “serviti e riveriti” al ristorante. In particolare, chi si prepara il pranzo con le sue mani predilige la pasta (25,3%) o comunque un piatto unico che la comprenda e che apporti tutti i nutrienti (22,6%); segue a ruota il classico “panino” (21,3%) accompagnato magari da un frutto o da uno snack. Insalatona (10,2%) e proteine (4,8%) rimangono una scelta residuale, come quella di chi, piuttosto che prepararsi qualcosa da solo, preferisce saltare il pasto (10%).

 

Chi invece opta per bar e ristoranti, preferisce piatti più ricchi e complessi, difficili da riprodurre a casa propria. Come ad esempio il tradizionale pasto completo “primo, secondo, contorno e caffè” per il 34,7%, seguito da tutto ciò che non si può (o non si sa) cucinare a casa (32,5%). In questa direzione vanno anche le preferenze per hamburger e patatine (17,8%), sushi (12%) o comunque cucina etnica in generale (3%).

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