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È il frutto della paima da dattero (Phoenix dactylifera), pianta coltivata fin dall’antichità nel Nordafrica e nel Medio Oriente.
I datteri crescono in fitti grappoli che possono pesare fino a 15 kg; sono bacche oblunghe di consistenza carnosa, con buccia liscia di colore arancione scuro e contengono un nocciolo non commestibile; arrivano fino a 5 cm di lunghezza.
La maggior parte della produzione di datteri viene fatta essiccare al sole per aumentare la concentrazione zuccherina e prolungare il tempo di conservazione; i datteri secchi sono molto dolci, di colore più scuro e con la buccia grinzosa.
La maggior parte dei datteri presenti sul mercato italiano proviene dalla Tunisia e dal Medio Oriente ma esistono coltivazioni anche in California.
Sono presenti tutto l’anno soprattutto nel periodo invernale e vengono commercializzati essiccati, canditi o ridotti in pasta.
Le varietà coltivate più note sono: i Medjoul, di origine israeliana, sono i datteri più grossi e pregiati (il peso medio di ogni frutto è di 15-23 g), dal caratteristico color cioccolato.
I Deglet noor (‘dita di luce’) sono di origine tunisina, misurano circa 4-5 cm e raggiungono i 7 g di peso; sono di colore dorato, quasi trasparenti.
I Kenta, provenienti anch’essi dalla Tunisia, sono di colore chiaro, semi-teneri e meno dolci degli altri datteri. Altre varietà molto diffuse, la maggior parte delle quali di origine iraniana, sono: Allig, Kuwat, Halawy, Zahidi, Amary, Saire e Dayri. Le varietà Berhi e Hiann sono commercializzate fresche.
Sono molto ricchi di zuccheri e hanno buone quantità di potassio, ferro, caldo, fosforo e vitamine A e del gruppo B. Hanno un effetto rinvigorente e tonificante e sono particolarmente indicati in caso di affaticamento o debilitazione fisica. Per il loro valore energetico piuttosto elevato si consiglia di lirnitame il consumo soprattutto in caso cli diabete, obesità, emicrania, calcoli renali e gastroenterocolite.
Come scegliere
Frutti sodi e piuttosto grandi. Colore uniforme.
Cosa evitare
Presenza di muffe, arnmaccature o parti rovinate.
Come conservare
I datteri secchi, canditi o in pasta vanno tenuti in un vaso chiuso in luogo fresco e asciutto: non lasciarli scoperti perché tendono a disidratarsi.
In cucina
I datteri si possono mangiare da soli oppure ricoperti di cioccolato e fairciti con frutta secca. Sono ottimi nella preparazione cli dolci e per accompagnare formaggi erborinati, caprini, pecorini stagionati ecc. Nella cucina mediorieritale si mescolano a olio di oliva e farina per ottenere delle frittelle chiamate tagilla.
Bene a sapersi
Dal succo del dattero fresco si ottiene una sorta di miele molto usato in pasticceria; lasciato fermentare serve a produrre una bevanda alcolica, l'arrak, e un aceto molto delicato.
Composizione chimica e valore energetico per 100 g di parte edibile
DATTERO SECCO
Parte adibite (%): | 90 | Sodio (mg): | 5 |
Acqua (g): | 17,3 | Potassio(mg): | 750 |
Proteine (g): | 2,7 | Ferro (mg): | 2,7 |
Lipidi (g) | 0,6 | Calcio (mg): | 69 |
Colesterolo (mg) | 0 | Fosforo (mg): | 65 |
Carboidrati disponibili (g) | 63,1 | Magnesio (mg): | - |
Amido (g) | 0 | Zinco (mg): | - |
Zuccheri solubili (g) | 63,1 | Rame (mg): | - |
Fibra totale (g) | 8,7 | Selenio (µg): | - |
Fibra insolubile (g) | 7,49 | Tiamina (mg): | 0,08 |
Fibra solubile (g) | 1,24 | Riboflavina (mg): | 0,15 |
Alcol (g) | 0 | Niacina (mg): | 2,20 |
Vitamina A retinolo eq. (µg): | 5 | ||
Energia (kcal) | 253 | Vitamina C (mg): | 0 |
Energia (kJ) | 1058 | Vitamina E (mg): | - |