dattero

DATTERO

20 Feb 2012 - 10:03
 © Getty

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È il frutto della paima da dattero (Phoenix dactylifera), pianta coltivata fin dall’antichità nel Nordafrica e nel Medio Oriente.

I datteri crescono in fitti grappoli che possono pesare fino a 15 kg; sono bacche oblunghe di consistenza carnosa, con buccia liscia di colore arancione scuro e contengono un nocciolo non commestibile; arrivano fino a 5 cm di lunghezza.

La maggior parte della produzione di datteri viene fatta essiccare al sole per aumentare la concentrazione zuccherina e prolungare il tempo di conservazione; i datteri secchi sono molto dolci, di colore più scuro e con la buccia grinzosa.

La maggior parte dei datteri presenti sul mercato italiano proviene dalla Tunisia e dal Medio Oriente ma esistono coltivazioni anche in California.

Sono presenti tutto l’anno soprattutto nel periodo invernale e vengono commercializzati essiccati, canditi o ridotti in pasta.

Le varietà coltivate più note sono: i Medjoul, di origine israeliana, sono i datteri più grossi e pregiati (il peso medio di ogni frutto è di 15-23 g), dal caratteristico color cioccolato.

I Deglet noor (‘dita di luce’) sono di origine tunisina, misurano circa 4-5 cm e raggiungono i 7 g di peso; sono di colore dorato, quasi trasparenti.

I Kenta, provenienti anch’essi dalla Tunisia, sono di colore chiaro, semi-teneri e meno dolci degli altri datteri. Altre varietà molto diffuse, la maggior parte delle quali di origine iraniana, sono: Allig, Kuwat, Halawy, Zahidi, Amary, Saire e Dayri. Le varietà Berhi e Hiann sono commercializzate fresche.

Sono molto ricchi di zuccheri e hanno buone quantità di potassio, ferro, caldo, fosforo e vitamine A e del gruppo B. Hanno un effetto rinvigorente e tonificante e sono particolarmente indicati in caso di affaticamento o debilitazione fisica. Per il loro valore energetico piuttosto elevato si consiglia di lirnitame il consumo soprattutto in caso cli diabete, obesità, emicrania, calcoli renali e gastroenterocolite.

Come scegliere

Frutti sodi e piuttosto grandi. Colore uniforme.

Cosa evitare

Presenza di muffe, arnmaccature o parti rovinate.

Come conservare

I datteri secchi, canditi o in pasta vanno tenuti in un vaso chiuso in luogo fresco e asciutto: non lasciarli scoperti perché tendono a disidratarsi.

In cucina

I datteri si possono mangiare da soli oppure ricoperti di cioccolato e fairciti con frutta secca. Sono ottimi nella preparazione cli dolci e per accompagnare formaggi erborinati, caprini, pecorini stagionati ecc. Nella cucina mediorieritale si mescolano a olio di oliva e farina per ottenere delle frittelle chiamate tagilla.

Bene a sapersi

Dal succo del dattero fresco si ottiene una sorta di miele molto usato in pasticceria; lasciato fermentare serve a produrre una bevanda alcolica, l'arrak, e un aceto molto delicato.

Composizione chimica e valore energetico per 100 g di parte edibile

DATTERO SECCO

Parte adibite (%):90Sodio (mg):5
Acqua (g):17,3Potassio(mg):750
Proteine (g): 2,7Ferro (mg):2,7
Lipidi (g)0,6Calcio (mg):69
Colesterolo (mg)0Fosforo (mg):65
Carboidrati disponibili (g)63,1Magnesio (mg):-
Amido (g)0Zinco (mg):-
Zuccheri solubili (g)63,1Rame (mg):-
Fibra totale (g)8,7Selenio (µg):-
Fibra insolubile (g) 7,49Tiamina (mg):0,08
Fibra solubile (g)1,24Riboflavina (mg):0,15
Alcol (g)0Niacina (mg):2,20
  Vitamina A retinolo eq. (µg):5
Energia (kcal)253Vitamina C (mg):0
Energia (kJ)1058Vitamina E (mg):-

 

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