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Cane mutilato da un petardo nel naso: il web si mobilita per salvare Peppino

Eʼ stato trovato da una volontaria dellʼApac mentre vagava insanguinato nei boschi intorno a Campobasso. Per lui è stata lanciata una raccolta fondi su Facebook

Cane mutilato da un petardo nel naso: il web si mobilita per salvare Peppino - foto 1
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Pochi giorni prima di Natale, Peppino, un cane trovatello di Campobasso, è stato vittima di uno scherzo terribile: qualcuno gli ha infilato un petardo nel naso e lo ha fatto scoppiare.

Il cane è rimasto mutilato ed è stato trovato da una volontaria dall'Associazione protezione animali (Apac), mentre vagava insanguinato. Aveva il palato fratturato e non c'erano più filtri nasali per prevenire infezioni. L'Apac ha voluto condividere sui social la storia del randagio: immediata la mobilitazione del web.

"Ha avuto un trauma molto grave, la causa più plausibile è un petardo messo nel naso in quanto i lembi di pelle erano tutti bruciati e si spiegherebbe anche il tipo di frammenti che rimanevano nella parte esposta", ha raccontato sui social la volontaria che l'ha soccorso per prima.

E' stata lanciata una raccolta fondi su Facebook per permettere a Peppino di sottoporsi a "un'operazione molto delicata": in tanti hanno voluto donare. Inoltre la pagina Facebook dell'Apac è stata sommersa da messaggi di solidarietà e molti hanno chiesto all'Associazione di poter venire in ambulatorio a coccolare il cane. "Ringraziamo tantissimo tutti coloro che vogliono andare a trovare Peppe, state diventando tantissimi, e siamo contentissimi di questa vicinanza, ma capirete che in un ambulatorio veterinario tutta questa attenzione potrebbe creare alcuni problemi nello svolgimento del lavoro quotidiano. Saremo felici di aggiornarvi noi su ogni progresso di Peppe con video, foto, dirette ed ogni comunicazione a lui relativa", ha scritto l'Apac.

Peppino, dopo le prime cure ricevute, sta meglio, ha ricominciato a mangiare e nei video postati dall'Associazione si vede scodinzolare felice, noncurante della sua condizione. Ora manca solo l'intervento, fissato per il 3 gennaio, con cui verrà chiusa in parte la ferita e che restituirà al trovatello "una vita dignitosa".