Dietro questa vicenda si sospetta la mano del Cremlino
di Elia MilaniUn intrigo internazionale tra Roma, Parigi, Riga e Mosca che vede coinvolti una nave italiana, criminalità e spionaggio informatico. L'imbarcazione coinvolta è la Fantastic, di proprietà della compagnia genovese Gnv. Su segnalazione di quella società gli 007 italiani hanno inviato ai colleghi francesi un'informativa urgente su due marinai sospettati di essere spie sotto copertura per una potenza straniera non nota. Secondo un'esclusiva pubblicata da Le Parisien, i servizi segreti interni francesi sono saliti a bordo della nave – in quel momento nel porto di Sete, vicino a Montpellier - e hanno fermato i due marinai, trovandoli in possesso di un dispositivo dotato di un malware capace di prendere il controllo della nave e pilotarla a distanza. Uno dei due marinai, un bulgaro, è stato rilasciato, l'altro, lettone, è stato arrestato. Le accuse a suo carico sono: tentata intrusione nei sistemi informatici, associazione a delinquere per perseguire gli interessi di una potenza straniera e detenzione immotivata di dispositivi progettati per interferire nei sistemi automatici di navigazione.
Dietro questa vicenda si sospetta la mano del Cremlino. Si tratterebbe quindi di un'escalation nella guerra ibrida che la Russia sta intensificando da mesi in Europa, con droni e jet militari che hanno violato gli spazi aerei di Lettonia, Polonia e Romania. Al momento non è chiaro cosa avrebbe potuto fare la nave Fantastic una volta infettata con il malware nelle mani del marinaio lettone. Secondo gli esperti quel software avrebbe permesso di controllare l'imbarcazione a distanza prendendola in ostaggio o guidandola contro un obiettivo.