Il gesto a margine del summit sugli investimenti è stato interpretato da molti come una prova di dominio da parte del presidente
Non è stata una semplice stretta di mano, quella tra Donald Trump ed Elon Musk a Riad. È stata una mossa studiata, teatrale, quasi un atto di dominio. Più che un saluto, molti hanno interpretato il gesto come una dimostrazione di forza con cui il presidente americano avrebbe voluto sopraffare il magnate di Tesla. Davanti al principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, Trump ha afferrato con decisione la mano di Musk, l’ha sollevata e poi l’ha tirata a sé con forza. Musk ha abbozzato un sorriso, apparentemente cercando di mascherare l’imbarazzo con una risata, ma la dinamica è piuttosto chiara: Trump avrebbe messo in scena il suo celebre “rituale della stretta”, quel gesto con cui in passato ha provato a sfidare leader mondiali per marcare il territorio.