"Ora - ha detto il presidente Usa - dobbiamo riesaminare ogni singolo straniero che è entrato nel nostro paese dall'Afghanistan sotto Biden. Se non sanno amare il nostro Paese, non li vogliamo"
In una dichiarazione video pubblicata su Truth, il social media di sua proprietà, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accusato il suo predecessore Jee Biden di aver fatto entrare negli Usa l'uomo afgano, successivamente identificato come Rahmanullah Lakanwal, che ha ferito gravemente a colpi di armi da fuoco due militari della Guardia Nazionale dispiegati a Washington DC, a pochi passi dalla Casa Bianca. "Sulla base delle migliori informazioni disponibili, il Dipartimento per la Sicurezza Interna è convinto che il sospettato in custodia sia uno straniero entrato nel nostro Paese dall'Afghanistan, un inferno sulla Terra - ha annunciato Trump -. È stato fatto arrivare qui dall'amministrazione Biden nel settembre 2021 su quei famigerati voli di cui tutti hanno parlato. Nessuno sapeva chi stesse arrivando, nessuno ne sapeva nulla. Il suo status" di rifugiato "è stato approvato in base a una legge firmata dal presidente Biden. Un presidente disastroso, il peggiore nella storia del nostro Paese".
"Questo attacco - ha aggiunto - evidenzia la più grande minaccia alla sicurezza nazionale che il nostro Paese si trova ad affrontare. L'ultima amministrazione ha lasciato entrare 20 milioni di stranieri sconosciuti e non controllati da tutto il mondo, da luoghi di cui non si vorrebbe nemmeno sapere. Nessun Paese può tollerare un simile rischio per la nostra stessa sopravvivenza".
"Ora - ha concluso il presidente Usa - dobbiamo riesaminare ogni singolo straniero che è entrato nel nostro paese dall'Afghanistan sotto Biden e dobbiamo adottare tutte le misure necessarie per garantire l'espulsione di qualsiasi straniero proveniente da qualsiasi Paese che non appartenga a questo posto o che non apporti benefici al nostro Paese. Se non sanno amare il nostro Paese, non li vogliamo".