Il disegno di legge del governo punta a tempi certi per liberare gli immobili. Stop alle notifiche preventive, entro trenta giorni i proprietari potranno smaltire i beni lasciati
di Francesca PozziTempi certi per l'esecuzione dello sfratto, iter più snelli e nessuna notifica di preavviso di rilasci. Approda mercoledì sul tavolo del Consiglio dei ministri il disegno di legge sugli sfratti e le occupazioni abusive, sulla scia delle proposte già presentate dai senatori di Fratelli d'Italia.
Tra le novità spiccano procedure mirate per rendere più veloce ed efficace la liberazione degli immobili occupati, che verrà avviata dopo dieci giorni. Già dall'undicesimo, quindi, se l'immobile non sarà liberato, è previsto che scatti automaticamente l'esecuzione dello sfratto da parte degli ufficiali giudiziari. Se al termine delle procedure, entro trenta giorni dalla notifica, i beni mobili all'interno degli stabili non saranno stati portati via, i proprietari dell'abitazione potranno smaltirli o distruggerli.
Tempi più veloci anche per chi vuole mettersi in regola. Per gli inquilini morosi e in momentanea difficoltà economica viene confermata infatti la possibilità di sanare i debiti in tribunale, ma solo due volte in quattro anni (oggi sono tre), con il pagamento di interessi e spese legali.
Secondo i dati del Ministero dell'Interno, nel 2024 sono stati emessi oltre quarantamila provvedimenti di sfratto, con un aumento del 2% rispetto al 2023. In tre casi su quattro la causa principale è la morosità, mentre negli altri casi si tratta di inquilini che restano nell'immobile nonostante la fine del contratto o la disdetta da parte del proprietario.