La caratteristica principale è la presenza di stele funerarie infisse verticalmente che raggiungono i 2,4 metri di altezza, organizzate in file parallele
Gli archeologi della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia di Trento hanno scoperto una necropoli monumentale di epoca preromana nel capoluogo trentino. Il ritrovamento è avvenuto in occasione dei lavori di restauro e riqualificazione di un edifico storico, in via Santa Croce. Per gli esperti, il sito in cui è stata rinvenuta la necropoli era parte dell'alveo di piena del torrente Fersina. Proprio la presenza del corso d'acqua, avrebbe consentito la conservazione del sito, sigillato sotto i detriti alluvionali. La necropoli risale al primo millennio avanti Cristo: sono state documentate più fasi di frequentazione nel corso della prima Età del ferro (tra il 9/o e il 4/o secolo a.C.). La caratteristica principale è la presenza di stele funerarie infisse verticalmente che raggiungono i 2,4 metri di altezza, organizzate in file parallele. Ogni stele delimita la tomba principale, attorno alla quale si sviluppano le tombe satelliti. I corredi funerari ritrovati risultano particolarmente ricchi ed è significativa la presenza di reperti in metallo (armi e oggetti ornamentali) che attestano strette relazioni con i popoli italici.