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Sanità, sanzioni ai medici subito esecutive: pronta la riforma

Con le regole attuali, dopo la decisione sanzionatoria dell'Ordine, il professionista può presentare ricorso davanti una commissione, e fino a quando non c'è il pronunciamento, può lavorare

di Beatrice Bortolin
26 Mar 2025 - 12:36
01:22 

Il chirurgo estetico che ha operato Simonetta Kalfus era già stato condannato per un altro intervento di lifting al seno, eseguito nel 2017 sempre a Roma. La paziente aveva avuto pesanti conseguenze dopo l'operazione, eseguita in maniera non corretta, in un ambiente poco consono al tipo di attività. La stanza, ad esempio, era riscaldata da una stufetta elettrica di tipo casalingo. La donna si era sentita male, aveva avuto un muscolo reciso per sbaglio durante l'intervento, c'era stata una emorragia. Poi era stata mandata a casa, con la prescrizione di un po' di acqua e zucchero. Dopo giorni di dolore e debolezza, in cui il medico non rispondeva più ai messaggi e alle telefonate, era andata in ospedale. Hanno fatto seguito la denuncia, e una condanna in primo grado a un anno di carcere con pena sospesa essendo "graniticamente emersa la condotta gravemente colposa". Eppure quel medico ha continuato a esercitare la professione, arrivando a operare anche Simonetta Kalfus, deceduta alcuni giorni dopo. 
Come lui, almeno altri 200 camici bianchi in tutta Italia non si sono fermati, nonostante fossero stati sospesi o radiati. Un paradosso al quale il Ministero della salute ora sta ponendo rimedio, con una riforma urgente. Con le regole attuali, dopo la decisione sanzionatoria dell'Ordine, il professionista può presentare ricorso davanti una commissione, e fino a quando non c'è il pronunciamento, può lavorare. D'ora in poi, invece, le sanzioni comminate dagli Ordini saranno immediatamente esecutive.

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