Meloni: "Non sarà un voto sul governo"

Riforma della Giustizia approvata, e ora... referendum

Tra marzo e aprile gli italiani si pronunceranno sulla novità della separazione delle carriere dei magistrati

di Paolo Scarlata
31 Ott 2025 - 14:15
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L’orizzonte è ormai definito: tra marzo e aprile gli italiani si pronunceranno sulla riforma che separa le carriere dei magistrati. I primi elementi lasciano pensare ad un’accesa campagna referendaria. I partiti di opposizione vogliono trasferire nei comitati per il No il pressing sul governo. Ma intanto il comitato per il Sì è praticamente operativo. Lo presiede Gian Domenico Caiazza, il noto ex presidente dell’Unione camere penali, mentre un altro avvocato di peso, Enrico Grosso, sarebbe in procinto di guidare lo schieramento dei contrari. Si parte con un pesante fardello di polemiche; difeso il testo approvato, Giorgia Meloni sgombra il campo dai tentativi dell'opposizione di personalizzare il referendum: "Non è un voto sul governo, bensì una consultazione sulla giustizia". Chiaro il riferimento alle pretese di Matteo Renzi sulle dimissioni del premier se vincessero i No.