La legge elettorale consente ciò che tecnicamente si chiama "astensione attiva"
di Ida MolaroE' la legge elettorale a consentire di recarsi al seggio e scegliere di non ritirare la scheda. O - nel caso delle consultazioni con più quesiti, come quello dell'8 e 9 giugno - di optare tra quali prendere e quali no. Tecnicamente si definisce "astensione attiva". Pratica già vista in caso di questioni molto disomogenee, come accadde nel 1987, quando gli italiani vennero chiamati a esprimersi sulla responsabilità civile dei giudici e, contemporaneamente, sul nucleare. Nel caso specifico evocato da Meloni è il libretto di istruzioni diffuso dal ministero dell'Interno a indicare cosa fare: chi si reca in sezione, ma non ritira alcuna scheda, non può essere considerato elettore, anche se la sua scelta va registrata nei verbali dai presidenti di seggio. "Quella del presidente del Consiglio è una dichiarazione che rischia di confondere gli elettori", tuonano dalle opposizioni. "Meloni ha diritto di decidere come e cosa votare nel rispetto delle regole", fa quadrato la maggioranza.