Il secondo quesito riguarda la cancellazione del tetto all'indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese. In quelle con meno di 16 dipendenti, in caso di licenziamento illegittimo oggi una lavoratrice o un lavoratore può al massimo ottenere sei mensilità di risarcimento, anche qualora una/un giudice reputi infondata l'interruzione del rapporto
di Fabrizio SummonteTra i cinque referendum dell'8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, i primi due chiedono di abrogare una parte del Job's act, con le successive modifiche, intervenendo sulla normativa dei licenziamenti che archiviò l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Il secondo quesito referendario riguarda la cancellazione del tetto all’indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese. In quelle con meno di 16 dipendenti, in caso di licenziamento illegittimo oggi una lavoratrice o un lavoratore può al massimo ottenere sei mensilità di risarcimento, anche qualora una/un giudice reputi infondata l’interruzione del rapporto. Questa è una condizione che tiene le/i dipendenti delle piccole imprese (circa 3 milioni e 700mila) in uno stato di forte soggezione. Obiettivo è innalzare le tutele di chi lavora, cancellando il limite massimo di sei mensilità all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato affinché sia la/il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite.