Pupo racconta a Tgcom24 i suoi 70 anni... "dolci e un po' salati"

Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, ha voluto celebrare i suoi primi 70 anni (di cui 50 passati sui palchi di tutto il mondo) con un disco intitolato L'equilibrista e un tour mondiale che sottolinea il concetto: "Pupo 50... storia di un equilibrista". D'altra parte, tutta la sua vita è stata un perenne tentativo di arrivare a un equilibrio, forse raggiunto davvero solo ora. Un lungo viaggio di cui ora il cantante e performer ha deciso di ripercorrere le tappe, in un'intervista esclusiva a Tgcom24.

Tutto è iniziato quando Pupo era davvero un "pupo" di 5 anni, che cantava Adriano Celentano alle battiture del grano, nella sua Toscana. Poi i primi concerti nel 1975, con già quell'alias che farà la storia: "Era destino che restassi 'Pupo' per sempre. In fondo sono nato a Ponticino e quel soprannome me lo diede un'etichetta dal nome paradigmatico: la Baby Records", spiega. Poi arrivarono i successi e quelle hit con cui Pupo parlava anche di sé: non è un caso che Enzo confessi di essere legato in particolare a brani immortali come Su di noi e Firenze Santa Maria Novella.

Canzoni che il cantante è ancora felice di regalare al suo pubblico. E promette: "Non stravolgerò mai i miei pezzi e non me ne stancherò mai". In fondo, sono istantanee di un percorso in cui Pupo ammette di essere caduto, a volte anche fragorosamente. Ma Pupo non rinnega nulla oggi, nemmeno i momenti bui: "Mi hanno aiutato a crescere e a diventare la persona serena che sono oggi. Non smettete mai di credere alla possibilità di rialzarvi".