OPERAZIONE DELLA GDF

Palermo, sequestrati 11,5 milioni di prodotti da fumo: 12 denunce

I finanzieri hanno scoperto undici esercizi commercialI, che commercializzavano abitualmente sigarette elettroniche, cartine e filtri senza autorizzazione e in totale evasione d'imposta

20 Ott 2025 - 13:47
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I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno sequestrato circa 11 milioni e mezzo di prodotti da fumo - tra sigarette elettroniche, cartine e filtri - per un peso complessivo di 770 chilogrammi e un valore stimato di oltre un milione di euro. L'operazione, condotta dai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, ha permesso di individuare un vasto sistema di importazione e distribuzione parallela che avrebbe sottratto allo Stato circa 120mila euro di imposta di consumo. In particolare, le indagini hanno preso avvio dall'analisi dei flussi di importazione gestiti dagli spedizionieri attivi nel capoluogo siciliano, con l'obiettivo di identificare i principali importatori e distributori di prodotti da fumo. Dalle verifiche è emerso che, accanto ai canali ufficiali destinati alle rivendite di tabacchi autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, operava un mercato parallelo gestito da società riconducibili a soggetti extracomunitari. Un unico grande importatore, con sede a Partinico, riforniva numerosi negozi di oggettistica e articoli per la casa privi di licenza alla vendita. Seguendo le consegne, i finanzieri hanno scoperto undici esercizi commerciali, ubicati in pieno centro a Palermo, che commercializzavano abitualmente sigarette elettroniche, cartine e filtri senza autorizzazione e in totale evasione d'imposta. Durante le perquisizioni nei magazzini e nei punti vendita, i militari hanno trovato poche confezioni esposte e grandi quantitativi di merce nascosti in locali secondari. Complessivamente sono stati sequestrati circa 11,5 milioni di articoli, di cui due milioni presso l'importatore principale. I titolari dei dodici esercizi coinvolti sono stati denunciati all'Autorità giudiziaria, mentre le attività sono state segnalate all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per le sanzioni accessorie, tra cui la chiusura dei punti vendita.