Ha convinto le autorità a sospendere per precauzione l'affollatissimo appuntamento bavarese. Solo quando ormai per centinaia di migliaia di visitatori sembrava che i cancelli della festa sarebbero rimasti chiusi per tutto il giorno, polizia e organizzatori hanno dato il via libera alla riapertura
di Luca PesantePiù esplosioni ravvicinate, prima dell'alba, nella stessa area, un uomo morto a poca distanza con uno zaino contenente un ordigno, a nord di Monaco di Baviera. Furgoni incendiati e una lettera con minacce di attacchi all'Oktoberfest che le autorità bavaresi hanno preso molto sul serio, tanto da chiudere immediatamente la tradizionale festa della birra, per poi riaprirla solo nel tardo pomeriggio. Tessere sparse di un mosaico che è subito parso agli inquirenti complesso, tutto ancora da ricomporre. Secondo la polizia le esplosioni sarebbero dovute all'incendio appiccato da un uomo, un 57enne, in una strada nel quartiere di Lerchenau, a nord della capitale bavarese. Alla base del gesto ci sarebbe una lite familiare, legata a questioni ereditarie. L'uomo avrebbe ferito la madre e la figlia 21enne, prima di allontanarsi appiccando il fuoco nella casa.
Lo stesso attentatore si sarebbe poi suicidato: è stato ritrovato senza vita nei pressi del vicino lago con un ordigno nello zaino. A poca distanza sono stati rinvenuti due furgoni inceneriti dalle fiamme: attacco, questo, rivendicato da una sigla antifascista di Monaco. Secondo gli inquirenti i due fatti sarebbero scollegati.
Tutti da chiarire, invece, contenuti e autori della lettera di minaccia di un attacco all'Oktoberfest, che ha convinto le autorità a sospendere per precauzione l'affollatissimo appuntamento bavarese. Solo quando ormai per centinaia di migliaia di visitatori sembrava che i cancelli della festa sarebbero rimasti chiusi per tutto il giorno, polizia e organizzatori hanno dato il via libera alla riapertura, blindando la festa con 500 agenti di polizia e squadre speciali a vigilare sulla sicurezza.