Quello che per Israele è un momento di festa, per l'Onu rappresenta l'inizio dell'occupazione militare israeliana dei territori palestinesi
di Elia MilaniMigliaia di bandiere bianche e azzurre con la stella di Davide sventolano in tutta Gerusalemme. A sfilare per le strade della città sono soprattutto i coloni israeliani, giovani ebrei ultra nazionalisti religiosi venuti dalla Cisgiordania. Ballano e cantano durante la Marcia delle bandiere, evento culmine del Jerusalem Day, in cui Israele ricorda la conquista di Gerusalemme est durante la Guerra dei Sei giorni nel ’67.
Vicino alle bandiere di Israele sventolano quelle del terzo tempio che questi ragazzi vorrebbero veder costruito al posto della cupola della roccia e la moschea di Al Aqsa.
Momenti di tensione proprio dentro la città vecchia dove sono stati aggrediti alcuni musulmani, mentre Ben Gvir, ministro di estrema destra, salito sulla spianata delle moschee (il monte del tempio per gli ebrei) ha detto di aver pregato per la vittoria a Gaza. Nella striscia vanno avanti i bombardamenti: nel pomeriggio sembrava vicino un accordo per una tregua poi smentito dagli Usa.