Lo afferma un alto funzionario dell'intelligence dello Stato ebraico
di Luca PesanteEsisterebbero scorte di uranio arricchito scampate ai raid israeliani e successivamente americani, mirati proprio a smantellare alla radice il programma nucleare atomico degli ayatollah. Stoccati nel sottosuolo, quindi difficili da colpire, sarebbe rimasti illesi dei depositi con quantitativi di materiale di qualità quasi pari a quella necessaria per una bomba. L'ultima rivelazione della saga dell'uranio iraniano - con continui colpi di scena sugli esiti della guerra lanciata da Tel Aviv a Teheran - proviene questa volta da un alto funzionario dell'intelligence dello Stato ebraico, che per concedere l'intervista ha chiesto l'anonimato alla Reuters.