La preoccupazione dei civili in vista di possibili scontri tra India e Pakistan. Un contadino: "Non voglio che i miei figli vivano quello che ho vissuto io"
Mentre sale la tensione tra India e Pakistan, in Kashmir i civili si preparano al peggio. A Riaz Awan, contadino di 51 anni, bastano pochi minuti per trasformare il deposito di paglia accanto a casa in un rifugio sotterraneo per la sua famiglia. "Abbiamo già sopportato i colpi di arma da fuoco oltreconfine, è stata un’esperienza dura. Non voglio che i miei figli vivano quello che ho vissuto io", racconta mentre tira fuori tronchi e vecchi materiali da costruzione da un bunker impolverato. Nella sua zona, come in molti altri villaggi lungo la linea di confine, i residenti stanno fortificando i rifugi sotterranei temendo che nuovi scontri armati possano lambire le case.