Il segreto è nel DNA

In Corea le donne capaci di immergersi a 17 metri senza bombole

Una scoperta scientifica svela che le leggendarie sommozzatrici dell'isola di Jeju resistono alle profondità non per allenamento, ma per genetica

di Viviana Guglielmi
22 Mag 2025 - 13:30
01:28 

Armate di un grande sorriso, indossano mute nere e si immergono fino a profondità del mare che superano i 17 metri, senza l’ausilio di alcun respiratore. Pescano per 5 ore al giorno – scendendo 6-7 volte sul fondale – con un semplice coltello. Ricci, cetrioli di mare e preziosi abaloni sono il loro bottino.

Un team internazionale di ricercatori ha trovato la prova che le straordinarie imprese quotidiane delle Haenyeo – le subacquee patrimonio immateriale dell’Unesco che da generazioni si tuffano nelle acque gelide dell’isola di Jeju, in Corea del Sud – non dipendono da un allenamento intensivo, ma dalla genetica.

Gli scienziati, dopo aver svolto esami su un gruppo di 65enni, hanno identificato differenze nel DNA di queste straordinarie sommozzatrici rispetto alla popolazione generale, che consentono loro di affrontare lo stress fisiologico dell’apnea. Una scoperta rivoluzionaria, non solo da un punto di vista antropologico, ma che potrebbe avere implicazioni mediche considerevoli.

Comprendere come l’organismo umano possa adattarsi a condizioni di stress estremo può portare allo sviluppo di nuovi farmaci per proteggere organi sensibili all’ipossia, come cuore e cervello, oppure per pazienti affetti da malattie respiratorie. Un dono importante per la medicina del futuro che arriva da una tradizione antica.

E così, mentre sempre meno giovani scelgono di seguire questo mestiere, le Haenyeo lasciano un’impronta duratura: dalla profondità del mare, un’eredità preziosa per la specie umana.

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